BACI E ABBRACCI (1999) di Paolo Virzì

Nella campagna toscana due operai disoccupati hanno avviato un allevamento di struzzi, che per ora alimenta solo il fondo spese. Poco lontano il salernitano Mario, abbandonato dalla moglie, ha il ristorante sempre più vuoto. L'unica speranza per gli improvvisati allevatori è l'assessore regionale Mario Marelli, attuale compagno della sorella di uno dei due, che potrebbe erogare un finanziamento. Lo si invita alla cena della vigilia nel casale. Alla stazione i due caricano il Mario sbagliato: è infatti il ristoratore che ha tentato invano il suicidio. Mario viene riverito e assecondato in tutti i suoi desideri, finché poi l'equivoco non si chiarisce. Dopo una lite Mario si mette a preparare uno squisito ed anomalo pranzo di Natale: i piatti appartengono a una cucina locale, semplice, quasi povera, come il castagnaccio servito alla fine. Nasce l'idea di aprire un ristorantino nell'allevamento: intanto, nell'incubatrice, si schiudono le prime uova di struzzo. Sui toni della commedia Virzì imbastisce uno spaccato della precarietà del lavoro alla fine degli anni 90. In un poco credibile happy ending l'atmosfera natalizia crea un sentimento di euforia e solidarietà, che offre il destro a progetti e speranze per il futuro.

LA RICETTA: 

Castagnaccio

Ingredienti:
300 gr. di farina di castagne, 50 gr. di pinoli, 60 di uvetta sultanina, rosmarino, olio extravergine, sale.

Preparazione: Versate in una terrina la farina di castagne setacciata, con un pizzico di sale e l'olio. Unite due bicchieri di acqua fredda, versati lentamente. Mescolate con un cucchiaio di legno, fino a ottenere una pastella, non troppo liquida, né densa, del tutto priva di grumi. Preparate una teglia di 24 cm. unta con l'olio e versatevi l'impasto, ricordando che il castagnaccio deve rimanere piuttosto basso. Sulla superficie distribuite i pinoli e l'uvetta, che avrete ammorbidito in acqua tiepida e scolato. Infornate per mezz'ora circa, fino a che non si formi una crosticina croccante. Sfornate e aggiungete gli aghi di rosmarino, come insegna Mario nel film. 


BIANCO NATALE (1954) di Michael Curtiz

La classica iconografia del Natale ha origini nell'Ottocento anglosassone, con il paesaggio innevato, Santa Claus al posto del presepe, il predominio dei colori tipici della festa: il rosso e il verde. Bianco Natale di Michael Curtiz (il regista di Casablanca) si collega apertamente a questa tradizione e costruisce una bella fiaba musicale, dove alla riunione familiare si sostituisce l'incontro di amici che avevano combattuto insieme durante la guerra e si celebrano valori diversi come la solidarietà fattiva e la nascita di nuovi legami. Due artisti di night club (Bing Crosby e Danny Kaye) durante le feste raggiungono il loro ex comandante, che gestisce con scarsa fortuna un albergo tra le nevi del Vermont. Lì organizzano uno show per cavare dai pasticci l'amico. È un grande successo e i due conquistano le donne della loro vita. La vicenda ribadisce le certezze della tradizione natalizia, con la sua aura di calore e bontà. Nel finale Crosby canta la celebre canzone che dà il titolo al film, mentre in tavola si serve il classico tacchino ripieno. Negli Stati Uniti è, ancora oggi, uno dei DVD più noleggiati.

LA RICETTA:

Tacchino del Vermont con ripieno di mele, puré di patate e piselli


Ingredienti: un tacchino di quasi 4 kg., 1.600 gr. di mele cotte a vapore, 200 gr. di uva passa, vino bianco, zenzero, olio, sale e pepe.

Preparazione: fiammeggiate il tacchino, lavatelo, poi salatelo internamente ed esternamente e riempitelo con la polpa di mele, l' uva passa e lo zenzero. Cucite le aperture in modo che il ripieno non esca, quindi legate il tacchino. Adagiatelo in una capace teglia, irroratelo d'olio e mettetelo in forno caldo per circa 4-5 ore, finché la carne non risulterà tenera. Irroratelo di tanto in tanto con il fondo di cottura (se non bastasse aggiungete anche un po' di brodo e il vino). Appena il dorso sarà dorato, copritelo con un foglio di alluminio per evitare che bruci. Intanto preparate il puré di patate e lessate i piselli surgelati, passandoli poi in padella con olio e burro.


MEZZANOTTE NEL GIARDINO DEL BENE E DEL MALE (1997) di Clint Eastwood

Eastwood ricostruisce una vicenda veramente accaduta e capovolge il significato del Natale: dell'atmosfera tenera e solidale resta poco o niente. Un giornalista newyorchese (John Cusak) si reca a Savannah per un reportage sul sontuoso pranzo di Natale, che il raffinato e ricco Jim Williams (Kevin Spacey) offre ogni anno. Assiste così al ritrovamento del corpo dell'amante del padrone di casa (Jude Law). Ma è assassinio o legittima difesa? Il giornalista va alla ricerca della verità, in un'indagine che lo porta a contatto con strani personaggi e, nella sequenza finale, si ritrova davanti al sontuoso tavolo su cui il tradizionale tacchino ripieno quasi scompare, sommerso dai piatti della cucina creola e del Soul Food degli schiavi: i gamberi giganti, il prosciutto affumicato, la bisque di granchio, le frittelle di granturco, i grandi piatti di verdura e frutta. L'insolito menù è il riflesso della complessità interrazziale e culturale di Savannah, in cui intervengono anche gli influssi ultraterreni del voodoo. 

LA RICETTA:

La bisque di granchio

Ingredienti
: 1 granchio oceanico (o una scatola di polpa), 2 cl. di cognac, 1 carota grattugiata, 1 scalogno tritato, _ spicchio di aglio schiacciato, 15 gr. di concentrato di pomodoro, 2 dl. di vino bianco, 2,5 dl. di fumetto di pesce, prezzemolo tritato, 1 rosso d'uovo, 1 cl. di panna

Preparazione: Tuffare il granchio nell'acqua bollente salata, ritirarlo e tagliarlo in due nel senso della lunghezza. Rosolarne leggermente il lato carnoso e fiammeggiare con il cognac. Togliere la carne dalla carcassa. Romperla, prendere un pentola oliata e mettere le carote, lo scalogno, l'aglio, il concentrato di pomodoro, la carcassa e il vino bianco. Condire con sale e pepe. Portare a ebollizione. Aggiungere il fumetto di pesce e lasciar cuocere da mezz'ora a 1 ora. Frullare con il mixer. Tagliare la carne a dadini e farla saltare in padella con burro e prezzemolo. Battere il rosso d'uovo con la panna. Mettere il granchio tagliato in una zuppiera, versare la panna ed il rosso d'uovo sopra, poi aggiungere la zuppa mescolando.

* Per un pranzo di Natale veramente ricco tante altre ricette vi aspettano sul numero di dicembre della Rivista del Cinematografo.