Si vocifera che dovrebbe essere proprio Dante Ferretti, quest'anno Presidente della Giuria veneziana, a firmare le scene e i costumi di Cavalleria Rusticana e Pagliacci, dittico inaugurale della stagione 2006 dell'Arena di Verona. E che lui stesso stia cercando di convincere Anthony Minghella ad assumersi il rischio di una spettacolare regia nel palcoscenico lirico più grande del mondo. Non solo di cinema si parla, dunque, al Lido. Lo spettatore esce dagli arcovoli dell'Arena di Verona, anfiteatro romano tempio del melodramma, e può raggiungere il Lido. Sinergia tra arti ed istituzioni, presentata da Davide Croff, Presidente della Biennale e Claudio Orazi, Sovrintendente della Fondazione Arena di Verona: cinema e opera per consolidare un rapporto longevo ma tenue, arti che parlano due linguaggi così diversi ma anche così vicini. Perché l'Italia ha alle spalle un patrimonio culturale enorme, e mentre il cinema è giovane e diffuso in ogni dove e tra tutti i ceti sociali, l'opera è sicuramente più matura (compie quattrocento anni) ma si vede ristretta ad un pubblico di appassionati. Ribadire un percorso comune e comuni iniziative fa parte di un progetto decisamente moderno. Come moderni sono i prestiti che il cinema fa alla musica e viceversa: registi come Zeffirelli, Martone o Nichetti che salgono sui palcoscenici, schermi che si concedono -  tanto per citare i casi più famosi e riusciti - all'opera con Losey (Don Giovanni), Rosi (Carmen) o Jacquot (Tosca). Nel frattempo, di pensare a cose grandi, parleranno allla Mostra di opera e cinema, in una serie di incontri tutti fissati alle 18 all'Upperbar dell'Hotel Excelsior, Fernanda Pivano, Antonella Boralevi, Giancarlo Leone ed altri ospiti.