Federico Fellini. L’apparizione e l’ombra di Bruno Roberti è la nuova pubblicazione delle Edizioni Fondazione Ente dello Spettacolo, diciottesimo volume della collana Le Torri, dedicata a grandi autori della storia del cinema.

Il libro sarà presentato oggi 3 settembre alle ore 16.00 presso lo Spazio FEdS (Sala Tropicana, 1 – Hotel Excelsior – Venezia Lido) nell’ambito della 77esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. La diretta streaming dell'evento sarà visualizzabile sui canali social (Facebook, Twitter, Instagram, YouTube) della FEdS.

Lo studio monografico offre una lettura inedita e originale dell’opera di colui che è forse il cineasta italiano su cui si è scritto di più. Oltre a fiumi di pagine critiche, biografie, riflessioni sui suoi film, Fellini è probabilmente anche il cineasta italiano che più si è “autoraccontato”, spesso con una immaginazione a briglia sciolta.

I suoi disegni preparatori ai film e i quaderni in cui trascriveva e disegnava i suoi sogni fanno da controcanto ai racconti disseminati in migliaia di interviste e raccolti nel libro Fare un film. Una esuberanza immaginativa che si è rispecchiata nelle sue opere, tra una memoria autobiografica reinventata e una libera forma autoriflessiva, in cui il pubblico è interpellato, coinvolto insieme all’autore e ai suoi sogni (basti pensare a Intervista).

Le suggestioni epocali e profetiche di molti suoi film hanno scandagliato un inconscio collettivo, non solo italiano. Le “luci della ribalta” lo hanno fin troppo illuminato, reso un “aggettivo vivente” (felliniano), avvolto, e forse irretito, dalla sua fama. Fatalmente ciò che del suo mondo è rimasto in primo piano sono forme e temi persistenti: l’universo femminile, il circo, l’infanzia, la visionarietà onirica, il fascino per il soprannaturale. Sembrerebbe non ci sia più niente di nuovo da dire su di lui.

Eppure, in profondità di campo, si possono ancora intuire molte “zone d’ombra” che nelle immagini felliniane si accompagnano a improvvisi sprazzi di luce. Spesso nella sua espressività qualcosa si rivela in penombra e si illumina come forma-apparizione, ruotante in ciò che, a proposito di Fellini, Gilles Deleuze definisce immagine-cristallo. Questo libro prova a insinuarsi in queste pieghe, proprie della sua figurazione barocca, percorrendone le sinuosità labirintiche.

Bruno Roberti è professore associato di istituzioni di regia e sceneggiatura e stili di regia all’Università della Calabria. Critico e studioso di cinema e teatro, regista di teatro sperimentale negli anni Settanta e Ottanta, sceneggiatore cinematografico, autore di testi per la Rai, organizzatore e curatore per festival e rassegne cinematografiche. Fa parte del direttivo delle riviste «Fata Morgana», «Fata Morgana Web», «Filmcritica», su cui ha pubblicato regolarmente numerosissimi saggi. Suoi saggi e articoli sono apparsi su numerose riviste tra cui: «Op. Cit.», «Nord e Sud», «Agalma», «Bianco e Nero», «Alias/Il Manifesto», «Engramma», «Vivilcinema», «La Psicoanalisi», «Palinsesti», «Film parlato», «Il lavoro culturale» e altre. Redattore esperto di cinema per l’Enciclopedia del Cinema Treccani diretta da Enzo Siciliano, collabora con l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani per la stesura delle voci di argomento cinematografico. Tra le sue recenti pubblicazioni: Ruiz Faber (Minimum Fax, 2007), Manoel de Oliveira. Il visibile dell’invisibile (Edizioni FEdS, 2012), Cinema Alchimia Uno (Caratteri Mobili, 2012), Mario Martone: La scena e lo schermo (con R. De Gaetano, Donzelli, 2014), Toni Servillo: Oltre l’attore (con R. De Gaetano, Donzelli, 2015), Lessico del cinema Italiano (a cura di R. De Gaetano, vol. II lemma “Maschera”, Mimesis, 2015), A distanza ravvicinata: l’arte di Mario Martone (Pellegrini, 2019).

Bruno Roberti. Federico Fellini. L’apparizione e l’ombra

Edizioni Fondazione Ente dello Spettacolo 2020, pp. 224

ISBN 9788885095915 - Prima edizione - Prezzo: € 12,90

 

Disponibile in libreria dal 9 settembre

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