(Cinematografo.it/Adnkronos) - "Non credo in Dio, in Allah, nei dietologi, nei cartomanti, non sono superstizioso. Mi sono liberato di tutti i tabù. E rubo nei supermercati". Paolo Villaggio, ospite del Giffoni Film Festival dove riceverà il Premio Truffaut, parla del tema dei tabù cui è dedicata quest'anno la rassegna per ragazzi più importante del mondo. "Credo invece ciecamente nei politici - spiega Villaggio - perché hanno l'abilità di sopperire alla propria mancanza di qualità facendo i portaborse e poi i politici". Poi battute caustiche, nello stile di Villaggio: "Il nuovo film di Harry Potter (presentato ieri sera a Giffoni in anteprima mondiale a Giffoni) l'ho visto a Londra e l'ho trovato troppo lungo. Io ormai scrivo libri, sopravvivo andando in giro a ricevere premi e rubo nei supermarket, piccole cose, specialmente scatolette di fagiolini e formaggini. Approfitto della mia notorietà per evitare i controlli all'uscita". Le uniche parole di elogio Villaggio le spende per Giffoni: "Sono stato invitato la prima volta 35 anni fa da Claudio Gubitosi che mi disse che voleva far diventare questo festival in questo posto il più importante appuntamento di cinema per ragazzi del mondo - racconta Villaggio -. L'ho guardato aspettando da un momento all'altro che arrivasse un'ambulanza per portarlo in manicomio. Invece ha avuto ragione lui, Giffoni oggi é il Festival più autorevole e conosciuto che c'é al mondo, in Italia é sicuramente il più importante".