Essere Hikikomori. La mia vita in una stanza, prodotto da Daniele Basilio e Silvio Maselli per Fidelio e da Sky, è il documentario scritto e diretto da Michele Bertini Malgarini e Ugo Piva che racconta di quattro giovani - Eva, Alessandro, Michele e Davide - che hanno scelto di scomparire. Il documentario, che andrà in onda su Sky Documentaries nel 2022, diventa così la straordinaria occasione per questi quattro ragazzi di raccontarsi e realizzare quello che in fondo è il loro sogno: uscire dalla condizione di clausura in cui si trovano prigionieri.

Hikikomori è un termine giapponese che significa stare in disparte, isolarsi. Ed è questo che, nelle loro stanze o cantine, gli hikikomori fanno: cercano rifugio da una società ipercinetica, dalla quale si sentono aggrediti e dove molto spesso la famiglia viene vissuta come un peso e la scuola come un luogo distante. È un fenomeno in grande crescita che si è drammaticamente accentuato con il lockdown. Solo in Italia sono registrati più di 100.000 casi di giovani che vivono nell’autosegregazione.

Anche i genitori degli hikikomori subiscono il peso di questo problema ed è per questo che, oltre alle storie dei protagonisti, nel documentario saranno presenti anche interviste a loro e ad esperti in materia, quali Elena Carolei e Marco Crepaldi, rispettivamente presidentessa e fondatore dell’associazione “Hikikomori Italia”.

Fidelio, giovane società di produzione cinematografica e audiovisiva, fondata da Daniele Basilio e Silvio Maselli - due manager dell’audiovisivo di esperienza ventennale - ha al suo attivo il film Vetro, in fase di postproduzione, My Soul Summer di Fabio Mollo con Casadilego in fase di riprese e molti altri progetti ai nastri di partenza. Del team creativo fanno parte anche i soci Valerio Mastandrea e la danzatrice e coreografa Elisa Barucchieri.