"Un film controcorrente". Incontrato sull'altopiano di Asiago, dove presiede la giuria del X Gallio Festival del cinema italiano opere prime, così il regista Emidio Greco definisce il suo Uomo privato, che sarà sul set a inizio ottobre. Prodotto da Enzo Porcelli per Achab Film, L'uomo privato racconta un uomo di successo, tombeur des femmes di bell'aspetto, docente di diritto amministrativo e consulente di centri di potere. "L'uomo - dice Greco - vive questa sua condizione privilegiata quale diaframma tra sé e la realtà, ma proprio la realtà si incarica di contraddirlo inserendo un sassolino in questo ingranaggio perfetto: il suo progetto esistenziale vacilla e si incrina". Scritto con Paolo Breccia, già collaboratore per Milonga, e il figlio Lorenzo, il film ha una struttura narrativa semplice e lineare "con due svolte: una thrilling e carica di suspense, e un finale che costituisce un'escrescenza narrativa". Interpretato da Tommaso Ragno nel ruolo principale e da Antonio Catania,  L'uomo privato sarà girato in otto settimane tra Torino, Pisa e Roma. Location privilegiata sarà la Palazzina di caccia di Stupinigi: "Ho provato reale imbarazzo durante i sopralluoghi torinesi per eccesso di scelta: la Torino Piemonte Film Commission svolge il proprio lavoro con competenza, intelligenza e entusiasmo straordinari". Fotografato da Roberto Forza (I cento passi, La meglio gioventù) e musicato da Luis Bacalov, il film attende ancora la co-protagonista femminile per una probabile uscita in sala a marzo 2007. Entro la fine del 2006, invece, uscirà in home-video Un caso di incoscienza (1984), che ha aperto la decima edizione di Gallio festival. Diretta da Sergio Sambugaro, la manifestazione offre uno sguardo privilegiato sui debutti della stagione 2005-2006 con una selezione di dodici titoli, tra i quali spiccano i passaggi dietro la macchina da presa di Libero De Rienzo, Sangue, e Kim Rossi Stuart, Anche libero va bene. Vice-presidente con Citto Maselli delle Giornate degli autori veneziane, Emidio Greco è attualmente  impegnato per conto dell'API, l'associazione degli autori e produttori italiani, a tracciare le linee della prossima legge cinema. "Esiste una base condivisa - dice Greco - ed è quella contenuta nel programma dell'Unione, che il ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli intende seguire". Le linee guida della prossima legge cinema puntano alla ricerca di nuove risorse attraverso la tassazione da applicare a tutti i canali di sfruttamento dell'audiovisivo: tv generaliste, Sky, il sistema di telefonia mobile, Internet e i biglietti. Inoltre, in prospettiva è la creazione di un centro nazionale di cinematografia sul modello di quello francese, che ingloberebbe le attività della Direzione Generale Cinema, di Cinecittà Holding, Luce e Centro Sperimentale. I futuri provvedimenti legislativi dovranno creare un mercato nazionale, che attualmente non esiste, dando visibilità al cinema europeo e riallacciando i legami con lo spettatore. Da rivedere drasticamente, attraverso la riproposta e la riscrittura della legge 122, il rapporto tra cinema e tv, e RAI in particolare: "Oggi - dice Greco - in tv non si programmano film italiani ed europei, neanche quelli di intrattenimento: è inconcepibile".