“Sentimenti e moti d’animo in commedia, il tema della reincarnazione per parlare di paternità, dell’elaborazione del lutto e del tempo che passa”. Parola di Edoardo Falcone, che dopo il successo di Se Dio vuole nel 2014 – è in cantiere il remake americano per la regia di Bryan Singer – firma l’opera seconda Questione di karma, prodotta da Wildside e Rai Cinema, dal 9 marzo in sala su 300 schermi con 01 Distribution.

Nel film, Giacomo, ovvero Fabio De Luigi, strambo e pacioso erede di una dinastia di industriali, crede di aver individuato nel truffaldino e maneggione Mario Pitagora, interpretato da Elio Germano, la reincarnazione del padre suicida…

Nel cast anche Isabella Ragonese, Eros Pagni, Stefania Sandrelli, Massimo De Lorenzo e Daniela Virgilio, sceneggiatura di Falcone (“Tridimensionalità e umanità”) e Marco Martani (“Abbiamo cercato di dare credibilità a personaggi al limite affinché non diventassero macchiette”), il karma per un attore quale Elio Germano significa ”cambiare pelle, ritrovarsi o fuggire: vent’anni fa, nel mio esordio diretto dai fratelli Vanzina ne Il cielo in una stanza, facevo il padre di Gabriele Mainetti, ed ecco il karma che ritorna”.

Del suo personaggio Germano sottolinea “la natura archetipica della commedia all’italiana e ancor prima della commedia dell’arte: il romano cialtrone fanfarone”, e definendolo “un film sull’amicizia” osserva “le due solitudini che si incontrano: Giacomo – De Luigi lo definisce “un bambino molto colto” - è solo perché troppo puro, Mario non ha più nessuno perché ha sfruttato tutti”.

Infine, il cast scherza sull’assonanza tra il titolo del film e quello del brano Occidentali’s karma con cui Francesco Gabbani ha vinto il festival di Sanremo: “E’ lui che ha copiato noi, anzi, sono circostanze karmiche…”.