Il cielo sopra Berlino si tinge dei colori di The Square, diretto da Ruben Östlund e già vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes 2017. È stato un trionfo: miglior film, attore, regista, sceneggiatura, scenografia e commedia. Sei EFA (European Film Award) per sei nomination. Inoltre The Square è già stato selezionato per rappresentare la Svezia agli Oscar come miglior film straniero. “Volevamo raccontare una storia selvaggia, divertente, in pieno stile Vi presento Toni Erdmann”, spiega Östlund. E il riferimento non è casuale, perché l’anno scorso il film di Maren Ade si era aggiudicato cinque EFA e una candidatura agli Oscar. Si pensa già in grande.

Ma non si è parlato solo di cinema, a Berlino. L’ombra della Brexit è arrivata anche in Germania. “Lunga vita all’Europa della diversità, lunga vita al nostro cinema”, le parole di Wim Wenders sono state il motto di questa trentesima edizione degli EFA. “Nel 1988, quando nacque l’Academy, avevamo trent’anni in meno e il mondo aveva poca fiducia in noi. La notizia dell’evento fu riportata sui giornali con il titolo: I solitari si sono riuniti. L’anno dopo ci siamo ritrovati a Parigi, pieni di entusiasmo. C’erano registi che venivano da tutta Europa, perché credevano nel futuro e nell’unione del nostro continente. La sfida di oggi è non smettere di andare avanti, insieme”.

Si alza il sipario alla Haus der Berliner Festpiele e il presentatore Thomas Hermanns dà inizio allo spettacolo. Lo schermo proietta l’immagine rovesciata della festa che impazza: è un omaggio a La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Il freddo intenso e la neve non hanno fermato il pubblico e i novecento ospiti di questa serata, che si presenta con il leitmotiv dell’impegno sociale, dei diritti umani e dello stop agli abusi sulle donne. Wim Wenders si fa portavoce di questo messaggio nel suo lungo e accorato discorso, che commemora il trentesimo anniversario dell’European Film Academy. “La malattia che avvelena l’Europa è il nazionalismo. Bisognava stroncarlo alla nascita, ma eravamo troppo occupati dai nostri interessi. Dobbiamo combattere per l’unità, impediamo agli individualisti di rubarci l’avvenire e difendiamo l’Unione Europea con tutte le nostre forze. Facciamo in modo che la gente sappia cosa rischia di perdere”.

Gli fa da eco il produttore cinematografico Mike Downey, quando ricorda il regista ucraino Oleg Sentsov, detenuto nelle carceri russe con l’accusa di terrorismo, per essersi schierato a fianco della Crimea dopo l’annessione da parte di Putin e compagni. “È stato arrestato due anni fa per aver sostenuto le sue idee. Combattiamo per la liberazione di Oleg, che doveva essere qui questa sera con tutti noi”.

Dal palco, Rebecca O’Brien, Ewa Puszczynska, Helena Danielsson e Ada Solomon, elette nel Consiglio Direttivo dell’Academy, ricordano invece quanto sia importante che le donne alzino la voce e si facciano sentire, contro la violenza e le molestie. Si appellano al movimento #metoo, la “Persona dell’anno del 2017” di Time e proseguono: “Siamo davanti a una svolta sociale. Stiamo combattendo contro un sistema che possiamo sconfiggere solo con una rabbia collettiva. Dobbiamo usare il nostro talento per aprire gli occhi al pubblico. Se siamo abbastanza intelligenti, possiamo cambiare il mondo e riportarlo nella giusta direzione”.

Poi un’ovazione accoglie il regista Alexandr Sokurov quando gli consegnano il Lifetime Achievement Award, il premio alla carriera. “Odio la guerra, non sopporto quando le persone vengono rinchiuse ingiustamente. Viva la libertà!”. Il produttore cinematografico croato Cedomir Kolar, ricevendo l’European Co-Production Award – Prix Eurimages, sostiene: “Esisto grazie all’Europa, una casa per tutti in cui è ancora bello vivere. Non dobbiamo dimenticare ciò che abbiamo, questo probabilmente è il riconoscimento più bello della mia vita”. Appuntamento al prossimo anno in diretta da Siviglia.

I vincitori dei 30th European Film Awards

MIGLIORE FILM EUROPEO

THE SQUARE

Scritto e diretto da Ruben Östlund

Prodotto da Erik Hemmendorff & Philippe Bober

MIGLIORE COMMEDIA EUROPEA

THE SQUARE

Scritto e diretto da Ruben Östlund

Prodotto da Erik Hemmendorff & Philippe Bober

MIGLIORE SCOPERTA EUROPEA – PREMIO SPECIALE FIPRESCI

LADY MACBETH

Diretto da William Oldroyd

Scritto da Alice Birch

Prodotto da Fodhla Cronin O'Reilly

MIGLIORE DOCUMENTARIO EUROPEO

COMMUNION

Scritto e diretto da Anna Zamecka

Prodotto da Anna Wydra, Anna Zamecka, Zuzanna Krol, Izabela Lopuch & Hanka Kastelicová

MIGLIORE FILM D’ANIMAZIONE EUROPEO

LOVING VINCENT

Diretto da Dorota Kobiela & Hugh Welchman

Scritto da Dorota Kobiela, Hugh Welchman & Jacek Dehnel

Prodotto da Hugh Welchman, Ivan Mactaggart & Sean Bobbitt

Animazione: Dorota Kobiela & Łukasz Mackiewicz

MIGLIORE CORTOMETRAGGIO EUROPEO

TIMECODE

di Juanjo Giménez

MIGLIORE REGISTA EUROPEO

Ruben Östlund per THE SQUARE

MIGLIORE ATTRICE EUROPEA

Alexandra Borbély in ON BODY AND SOUL

MIGLIORE ATTORE EUROPEO

Claes Bang in THE SQUARE

MIGLIORE SCENEGGIATURA EUROPEA

Ruben Östlund per THE SQUARE

MIGLIORE DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA EUROPEO – PREMIO SPECIALE CARLO DI PALMA

Michail Krichman

per LOVELESS

MIGLIORE MONTATORE EUROPEO

Robin Campillo

per BPM (BEATS PER MINUTE)

MIGLIORE SCENOGRAFO EUROPEO

Josefin Åsberg

per THE SQUARE

MIGLIORE COSTUMISTA EUROPEO

Katarzyna Lewińska 

per SPOOR

MIGLIORE HAIR & MAKE-UP ARTIST EUROPEO 

Leendert van Nimwegen

per BRIMSTONE

MIGLIORE COMPOSITORE EUROPEO

Evgueni & Sacha Galperine

per LOVELESS

MIGLIORE SOUND DESIGNER EUROPEO

Oriol Tarragó

per A MONSTER CALLS

EUROPEAN FILM ACADEMY LIFETIME ACHIEVEMENT AWARD

Aleksandr Sokurov

EUROPEAN ACHIEVEMENT IN WORLD CINEMA

Julie Delpy 

EUROPEAN CO-PRODUCTION AWARD 2017 – PREMIO SPECIALE EURIMAGES

Cedomir Kolar

PEOPLE’S CHOICE AWARD 2017 per il Migliore Film Europeo

STEFAN ZWEIG - FAREWELL TO EUROPE (VOR DER MORGENRÖTE)

Diretto da Maria Schrader

Scritto da Maria Schrader & Jan Schomburg

Prodotto da Stefan Arndt, Uwe Schott, Pierre-Olivier Bardet, Denis Poncet, Danny Krausz & Kurt Stocker