(Cinematografo.it/Adnkronos) - I Premi De Sica tornano dopo 13 anni in Campidoglio, perché la presidenza della Repubblica, che mantiene l'alto patronato sull'evento, ha deciso di cancellare alcune manifestazioni dal Quirinale nell'ambito della spending review. I premi, consegnati questa mattina dal presidente dell'Accademia del Cinema Italiano, Gianluigi Rondi, dal presidente dell'Associazione Amici di Vittorio De Sica, Manuel De Sica, e dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, sono andati come ogni anno ad alcune personalità del mondo del cinema ma anche di altre arti, della cultura e della scienza. Tra questi, nella categoria Società, è stato premiato il giornalista e scrittore Eugenio Scalfari, mentre nella categoria Musica Popolare Contemporanea, presa in considerazione per la prima volta, il cantautore Francesco de Gregori, e per la pittura Michelangelo Pistoletto.
Per il Cinema hanno ricevuto il De Sica 2013 lo sceneggiatore e regista Francesco Bruni, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì, il musicista Paolo Fresu, l'attrice e regista Valeria Golino, la sceneggitrice Francesca Marciano, l'attore Claudio Santamaria, l'attore e regista Alessandro Siani e la giovane attrice rivelazione del 2013 Sara Serraiocco.
Per l'Editoria ha ricevuto il premio la fondatrice della collana letteraria I Meridiani, Renata Colorni, per la Musica Classica, il compositore e direttore d'orchestra Flavio Emilio Scogna, per la Letteratura lo scrittore Niccolo' Ammaniti, per il Teatro l'attrice Mascia Musy. Sono stati insigniti con il De Sica anche tre critici: per la Critica Cinematografica Natalia Aspesi, per la Critica Drammatica Masolino D'Amico e per la Critica d'Arte Achille Bonito Oliva. E' stato inoltre premiato, nella categoria Contastorie per il suo lavoro nell'opera dei Pupi il siciliano Mimmo Cuticchio.
Mentre i De Sica per le scienze sono andati all'astrofisico Giovanni Fabrizio Bignami e al neuroscienziato Giacomo Rizzolatti. Dopo la lettura dei messaggi di augurio e congratulazioni ai premiati inviati dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e dal ministro per i Beni e le Attività Culturali, Massimo Bray, ha preso la parola, in conclusione della cerimonia, nella Sala dell'Eesedra del Marco Aurelio, il sindaco Marino che si è detto felice del ritorno in Campidoglio del Premio De Sica e della sua evoluzione nel senso di un allargamento delle categorie dal cinema ad altre arti e campi del sapere "perché quando si parla di cultura è giusto che i confini sfumino".