Prende il via la XVII edizione del Medfilm Festival, manifestazione storica della Capitale che rinnova l'appuntamento di Roma con i protagonisti del cinema del Mediterraneo, dal 20 al 27 novembre alla Casa del Cinema e il 19 e il 26 all'Auditorium Conciliazione. Apertura il 19 novembre alle ore 20.00, presso l'Auditorium Conciliazione di Roma, con una serata segnata dall'attribuzione all'artista contemporaneo Michelangelo Pistoletto del “Premio Koiné 2011”. Nel corso della serata, verrà conferito il “Premio della Carriera” a Sergiu Nicolaescu, nome di spicco del cinema rumeno. A dare ufficialmente il via al Festival sarà il film Le nevi del Kilimangiaro di Robert Guédiguian, unica tra le opere in gara per il prestigioso riconoscimento europeo “Premio Lux 2011” a godere di una distribuzione italiana (la Sacher, che lo porterà in sala il 2 dicembre).
Il direttore artistico e fondatore del Festival, Ginella Vocca, propone un programma ricco e graffiante con aperture di forte ironia, e in nove giorni di visioni si potranno vedere 40 anteprime, 3 sezioni competitive, 12 film nel Concorso Ufficiale, 13 opere nel Concorso Documentari, 18 cortometraggi nel Concorso Methexis (curato da Alessandro Zoppo), e ancora focus su Israele, Spagna e Marocco. Ospiti d'onore, quest'anno, Egitto e Tunisia, con film, documentari e cortometraggi per un'immersione tra storie e volti della Primavera Araba. Nel suo confronto tra Mediterraneo ed Europa, o meglio tra sponda nord e sud del Mare Nostrum, il Festival si sposta ad Est e fa tappa in Romania, terzo ospite d'onore di questa edizione.
La competizione ufficiale - “Premio Amore e Psiche 2011”, curata da Vanessa Tonnini, propone un viaggio di esplorazione in un cinema di utopia che allarga e dilata i confini mediterranei per spingersi nella multiforme fucina artistica dei Balcani, mai come quest'anno ricca di proposte stimolanti, dal metaforico e suggestivo sloveno Silent Sonata, al bosniaco Sevdah for Karim, cruda riflessione sulle ferite lasciate in eredità dalla guerra alle nuove generazioni, passando per l'entroterra turco di Zephyr, l'Iran di The Orion (film che vanta la partecipazione di Jafar Panahi al montaggio), l'Egitto dei giovani musicisti di Microphone, per ritornare nel cuore dell'Europa, in una misteriosa ed ascetica Francia messa in scena da Bruno Dumont in Hors Satan.
Tra i protagonisti di questo viaggio mediterraneo svetta la figura straordinaria di Omar Sharif, che verrà insignito del Premio alla Carriera 2011, durante la cerimonia di premiazione del 26 novembre. E ancora, Ismael Ferroukhi, presente in concorso con lo storico Les Hommes Libres (che vede come protagonista il divo franco-algerino de Il Profeta Tahar Rahim), Sinisa Dragin e Marian Crisan, autori rispettivamente di If the Seed doesn't Die e Morgen, entrambi in corsa per il “Premio Amore e Psiche”, il polacco Lech Majewski, il serbo Jasmin Durakovic e l'iraniano Zamani Esmati.