"E' il sogno di ogni attore: fare qualcosa che ti permetta di essere così aperto e onesto con te stesso. Devo ringraziare la mia amica di sempre per avermi dato la possibilità di fare ciò che sentivo". Così Stella Schnabel, figlia dell'artista e regista Julian, commenta la sua prima prova da protagonista sul grande schermo in You Wont Miss Me diretto dall'amica Ry Russo-Young. 
In concorso alla 27esima edizione del Festival di Torino diretto da Gianni Amelio, il film "è basato sull'amicizia che lega me e Stella da quando avevamo cinque anni. Volevamo fare - dice la filmaker - qualcosa insieme, non avevamo chiaro se un film o un esercizio stilistico: ci siamo messe a tavolino e abbiamo scritto la biografia di Shelly Brown, immaginando la sua vita, i suoi gusti e le sue passioni. Poi Stella ha interpretato il personaggio che avevamo creato insieme e io ho filmato una lunga intervista alla sua Shelly Brown: da qui è nato You Wont Miss Me".
Caleidoscopico ritratto di Shelly, 23enne disadattata appena uscita da un ospedale psichiatrico, il film combina stili e formati differenti, attori professionisti e non, nel tentativo sostanzialmente riuscito di inquadrare una "ribelle senza causa" (almeno apparente), sullo sfondo attivo di New York, indagata e tallonata dalla Russo-Young al pari della sua intensa protagonista, e nella cornice-tipo del cinema americano (para)indipendente.
 Scritto a quattro mani dalle due amiche, You Wont Miss Me nasce dunque "dall'istinto, quella vocina nella testa che ti dice “devi fare questo”, senza ispirazioni precise al lavoro di altri registi", dice la Russo-Young, precisando: "Forse lo spirito che lo anima è quello degli anni Settanta, che oggi sta ritornando e permette di fare film con pochi mezzi, troupe e soldi, come facevano in quegli anni Cassavetes e altri, anche grazie alle nuove tecnologie digitali".