(Cinematografo.it/Adnkronos) - L'attore americano Richard Widmark, che fece sensazione con il film Il bacio della morte, in cui recitò il ruolo di un efferato killer ottenendo una nomination all'Oscar nel 1948 e consacrandolo come uno dei personaggi "negativi" di Hollywood, è morto, dopo una lunga malattia, nella sua casa di Roxbury, nel Connecticut, all'età di 93 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla moglie Susan Blanchard. Ha recitato in una quarantina di film, tra cui i western L'ultima carovana e La battaglia di Alamo, e la pellicola di guerra Vincitori e vinti. Dotato di una grande presenza scenica, di fascino e di un forte carisma, lanciato sul grande schermo nel 1947, Richard Widmark ha trovato immediatamente una collocazione ideale nel genere noir americano degli anni '50 ed anche se i personaggi "negativi" della sua filmografia sono, nel complesso, relativamente pochi, resta impresso nella memoria nei panni dello psicopatico Tommy Udo (modello per una intera generazione di gangster cinematografici) l'assassino del Bacio della morte, suo film di esordio. Come attore ha dato il meglio quando ha potuto mettere la sua faccia scarna, lo sguardo ironico, al servizio di fuorilegge, delinquenti paranoici o uomini perdenti e disillusi: il malvivente dei Trafficanti della notte ed il bellissimo ritratto di Jim Bowie nella Battaglia di Alamo, sono veri pezzi di bravura. Come eroe positivo, è sembrato meno convincente o, quanto meno, ha dato l'impressione di non poter da solo reggere la scena: più volte nei cast di film corali (Il grande sentiero, Vincitori e vinti, La via del West), spesso è stato oscurato da coprotagonisti di grande personalità (ad esempio James Stewart in Cavalcarono insieme, Henry Fonda in Ultima notte a Warlock). Richard Widmark è stato attore di indubbio talento, valido nei registri drammatici (Bandiera gialla, La tela del ragno), ma, per quanto si sia ostinato a farlo, non ha la stoffa del "buono". Diplomato al Lake Forest College di Chicago, interprete teatrale di repertorio contemporaneo, Richard Widmark esordì a Broadway con il dramma Kiss and Tell nel 1943. Si impose con il suo primo film (che gli valse la nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista) Il bacio della morte (1947, di H. Hathaway), come Tommy Udo, gangster cinico, crudele e sadico che buttava la vecchietta paralitica giù dalle scale. Passò poi in La strada senza nome (1948) al personaggio di un criminale spietato e perfido, variando poi i suoi ruoli. Con notevole perizia e una suggestiva e moderna carica di ambiguità, seppe poi rinnovare altri modelli del film d'azione (western o militare che fosse). Tra i suoi personaggi in divisa, emerge il pubblico ministero di Vincitori e vinti (1961). Presente negli anni Settanta in film di Lumet, Kramer, Aldrich, Crichton, ha lavorato ancora in Blackout (1985) di D. Hickox, e Tutti colpevoli (1987) di V. Schlondorff. Si ricordano i suoi ruoli in Tutti i figli di Dio (1990) di J. Thorpe e I corridoi del potere (1991) di H. Ross. Interprete di talento, tecnicamente preparato ed esperto, Widmark ha recitato in molti film di notevole successo anche televisivo: Madigan (1968, titolo italiano Squadra omicidi, sparate a vista con D. Siegel), Assassinio sull'Orient Express (1974), Fuga per due (1982, di S. Poitier).