(Cinematografo.it/Adnkronos) - Si è spento a Roma, all'Ospedale Villa San Pietro, il regista Pasquale Squitieri. Era nato a Napoli il 27 novembre del 1938. La notizia è stata diffusa questa mattina dai familiari.

Dalla mafia alla droga, dal terrorismo alle cosidette 'morti bianche' fino all'immigrazione. Sono questi i temi che Pasquale Squitieri, uno dei grandi artigiani del cinema italiano, ha da sempre affrontato nel suo cinema, non senza una iniziale incursione nel genere spaghetti western. Ma la fama di Squitieri, che è stato anche uomo politico eletto al Senato nel 1994 nelle liste di Alleanza Nazionale, è dovuta soprattutto ai suoi film storico-politici, l'ultimo dei quali, Li chiamarono... briganti! del '99 sul brigantaggio postunitario, ha suscitato molte polemiche.

Era stato legato a Claudia Cardinale, che aveva anche recitato in molte sue pellicole come 'Il prefetto di ferro', 'Corleone', 'Claretta', fino allo stesso 'Li chiamarono... briganti!'. Dal 2003 aveva avviato un rapporto sentimentale con l'attrice Ottavia Fusco, che aveva sposato nel 2013.

IL RICORDO DI GIORDANO BRUNO GUERRI - "Squitieri era durissimo, sul set come nella vita" dice lo scrittore, giornalista e storico Giordano Bruno Guerri che da Squitieri è stato diretto in Stupor Mundi, un lungometraggio del 1998, tratto dal poema drammatico Ager sanguinis di Aurelio Pes, il cui titolo corrisponde all'appellativo riservato in epoca medievale all'imperatore Federico II di Svevia.

Nel film, che fu voluto dall'allora presidente della Fondazione Federico II, Nicola Cristaldi, per i 900 anni del Parlamento siciliano, Giordano Bruno Guerri recita la parte di un personaggio storico, Pier delle Vigne, che fu al servizio dell'imperatore. "Recitavo con Claudia Cardinale, non male per un tardo esordio nel cinema - ricorda Giordano Bruno Guerri conversando con l'AdnKronos - Lui era durissimo, sul set come nella vita. Con me era gentilissimo, io però non ero un professionista del cinema, e non ero neanche pagato, ma l'ho visto trattare con estrema severità, se era il caso, attori e tecnici. In ogni caso nel suo lavoro indubbiamente era bravo".

Squitieri e Giordano Bruno Guerri avrebbero dovuto condividere un'altra avventura: all'inizio del 2007 venne diffusa la notizia della messa in cantiere di una fiction tv con il titolo Lo sbirro che il regista avrebbe diretto per Odeon Tv e che sarebbe dovuta andare in onda nell'autunno successivo. Al progetto, come attore, avrebbe dovuto partecipare anche il conduttore televisivo Gianfranco Funari, per molti anni 'volto' principale di Odeon Tv, che morì l'anno successivo. "L'idea c'era ma il progetto non si concretizzò mai, in realtà neanche iniziammo a scrivere la sceneggiatura", ricorda Giordano Bruno Guerri.