È morto Günter Grass, premio Nobel della letteratura e autorevole voce critica della Germania post-bellica. Aveva 87 anni ed era nato a Danzica nel 1927. Scrittore, poeta, saggista, drammaturgo e scultore, Grass aveva raggiunto la notorietà con il romanzo Die Blechtrommel (Il tamburo di latta, 1959), parte di una trilogia che comprendeva anche Gatto e Topo e Anni di cani).

Nel 1979, Il tamburo di latta viene adattato per il cinema da Volker Schlöndorff, con Grass che collabora alla sceneggiatura: la storia del bambino che smette di crescere e sfoga la sua rabbia battendo forsennatamente sul proprio tamburo (inquietante metafora di un Paese mai veramente diventato adulto) funziona anche sul grande schermo, con il film che vince la Palma d’oro al Festival di Cannes (ex-aequo conApocalypse Now) e l’Oscar al miglior film straniero.

Nel 1999 Günter Grass viene insignito del premio Nobel per la letteratura.

Recentemente avevano fatto discutere le sue prese di posizione sulla politica israeliana, contenute nella poesia Ciò che va detto, in cui lo scrittore attaccava il programma nucleare di Tel Aviv, considerandolo una minaccia per la comunità internazionale al pari di quello dell’Iran. Come reazione, il governo israeliano aveva dichiarato Grass “persona non grata”.