Il grande filmkaer sperimentale Chris Marker è morto all'età di 91 anni. L'annuncio è stato fatto via Twitter da Jean Michel Frodon, critico cinematografico, e Gilles Jacob, Presidente del Festival di Cannes, che ha scritto: "Spirito curioso, cineasta infaticabile, poeta innamorato dei gatti, videoartista, personaggio misterioso, talento immenso, siamo tutti orfani di Chris Marker".
Nato il 29 luglio del '21 a Neuilly-sur-Seine (Hauts-de-Seine), Marker è stato tra i più grandi ed enigmatici cineasti della storia: tra i suoi lavori più noti La Jetée (1962), che ha ispirato L'esercito delle dodici scimmie di Terry Gilliam. "Egli ha lasciato che a parlare fossero le sue immagini piuttosto che la sua immagine", si legge nel coccodrillo che gli ha dedicato Liberation online, e non si potrebbe essere più d'accordo: Marker non ha goduto della popolarità che ha illuminato altri grandi figure della cinematografia (meno di una dozzina le foto disponibili su questo autore, anche pià rare le interviste), pur regalando ad essa visioni ardite e intuizioni che hanno fatto scuola. Tra le sue opere più significative: Les Statues meurent aussi, documentario estetico e politico realizzato nel '53 con Alain Resnais; il già citato la Jetée, Dans les rues de Paris (1962), Joli Mai (1963: un doc illustrato con la voce di Yves Montand), il lavoro collettivo Loin du Vietnam (con Jean-Luc Godard, Agnès Varda e Joris Ivens) e il magnifico Sans soleil (1982).