Lo scrittore britannico James Graham Ballard, famoso per alcune pietre miliari dalla letteratura fantascientifica, è morto all'età di 78 anni dopo una lunga malattia.
Nato a Shanghai da genitori britannici durante la Seconda Guerra Mondiale, Ballard viene internato con la famiglia nel campo di prigionia giapponese di Lunghua: l'evento gli ispirò il romanzo autobiografico L'impero del sole, da cui il regista Steven Spielberg ha tratto nel 1987 l'omonimo film.
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, Ballard si trasferisce in Gran Bretagna. Dopo una serie di lavori occasionali, si sposta in Canada con la Royal Air Force e qui scopre la fantascienza. Congedatosi e tornato in patria, Ballard inizia a scrivere racconti. Il primo romanzo che gli darà la notorietà, ma che in seguito rinnegato, è nel 1962 The Wind From Nowhere (Vento dal nulla), che apre una tetralogia di genere catastrofico: The Drowned World (Il mondo sommerso), The Burning World (Terra bruciata) e The Crystal World (Foresta di cristallo).
Nel 1970, viene pubblicato The Atrocity Exhibition (La mostra delle atrocità), considerato il suo capolavoro, che si articola in quindici racconti, legati da un'ossessione maniacale per la guerra del Vietnam, la psicopatologia, la pornografia, il potere dei media, le vittime di incidenti stradali e le icone del sogno americano, che profetizza pure l'elezione a presidente degli USA di Ronald Reagan.
Tre anni dopo, esce Crash, in cui viene ripreso il tema della perversione per le vittime di incidenti stradali e la fusione di carne e macchine, da cui nel 1996 è stato tratto l'omonimo film di David Cronenberg.
La sua ultima opera è Kingdom Come (Regno a venire) del 2006.
Nel marzo del 2008 è stata pubblicata l'autobiografia di Ballard, intitolata Miracles of Life (I miracoli della vita), nella quale l'autore rivelò di essere affetto da una malattia terminale.