E' morto Michelangelo Antonioni. Il celebre regista si è spento ieri sera a Ferrara all'età di 94 anni, al fianco della moglie Enrica Fico. Domani in Campidoglio sarà allestita la camera ardente, i funerali si svolgeranno dopodomani a Ferrara. Nato a Ferrara il 29 settembre 1912, durante l'università a Bologna si appassiona al teatro e collabora con il Corriere Padano quale critico cinematografico. Dopo essersi laureato in Economia e Commercio, si trasferisce a Roma, si iscrive al Centro Sperimentale di Cinematografia. Ma presto molla tutto e, dopo aver collaborato alla sceneggiatura di Un pilota ritorna (1942) di Roberto Rossellini, raggiunge la Francia dove fa esperienza quale aiuto-regista di Marcel Carnè. Tornato in Italia, nel 1943 realizza il suo primo documentario Gente del Po che conclude solo nel 1947 per la guerra. Fino alla fine degli anni '40 si dedica al giornalismo, alla sceneggiatura - collaborando con Giuseppe De Santis, Federico Fellini e Luchino Visconti - e al documentario. Grazie a Nettezza Urbana (1948) e L'amorosa menzogna (1949) riceve il Nastro d'argento per il miglior documentario. Con il primo lungometraggio di finzione Cronaca di un amore (1950) si mette in evidenza e ottiene un Nastro d'argento speciale "per i valori umani e stilistici". Nel 1956 vince il Nastro d'argento per la miglior regia e il Leone d'argento a Venezia con Le amiche (1955), ma è con la trilogia L'avventura (1960), La notte (1960) e L'eclisse (1961) che si impone all'attenzione internazionale. Con questi film guadagna numerosi riconoscimenti tra cui il premio speciale della giuria al Festival di Cannes (1960/62) e l'Orso d'oro a Berlino (1960). Nel 1964 abbandona il bianco e nero e realizza il suo primo film a colori Deserto rosso che a Venezia vince il Leone d'oro e il premio FIPRESCI. Con Blow Up (1966) riceve la sua prima e unica candidatura all'Oscar come regista (ne riceverà uno alla carriera nel 1995) e vince la Palma d'oro a Cannes. Nel 1983 gli viene conferito il Leone d'oro alla carriera. Rimasto lontano dal set per diversi anni in seguito a un ictus che gli toglie l'uso della parola, da cui è colpito all'inizio degli anni '80, vi ritorna nel 1994 con l'aiuto di Wim Wenders insieme al quale realizza Al di là delle nuvole, vincitore del premio FIPRESCI a Venezia. Per lungo tempo legato all'attrice Monica Vitti, protagonista di molti suoi film, dal 1986 è sposato con Enrica Fico. Nel 2004 aveva scritto e diretto Il filo pericoloso delle cose, episodio del trittico Eros a fianco dei colleghi Steven Soderbergh e Wong Kar-wai. Sempre nel 2004 aveva diretto il documentario Lo sguardo di Michelangelo, che rimane la sua ultima opera.