Si sono chiusi per sempre "gli occhi più belli del cinema francese". E' morta ieri, a 96 anni, Michèle Morgan (nome d'arte di Simone Renée Roussel): nata a Neuilly-sur-Seine il 29 febbraio del 1920, debutta a quindici anni - non accreditata - in Mademoiselle Mozart (Otto cani in cerca di padrona) e a diciotto anni, già attrice affermata, è in Le quai des brumes (Il porto delle nebbie) di Marcel Carné, che rimane il suo film più famoso.

Durante gli anni della seconda guerra mondiale si trasferisce negli Stati Uniti, dove firma un contratto con la RKO, ma la sua carriera a Hollywood non è fruttuosa. Nel 1946 torna in patria ed è protagonista in La Sinfonia Pastorale di Jean Delannoy, grazie al quale vince per la migliore interpretazione femminile a Cannes e, in seguito, un César come migliore attrice. Durante gli anni '50 appare in numerosi film in costume, fra cui Maria Antonietta regina di Francia del 1955.

Negli anni '60 la sua popolarità diminuisce, con l'emergere della Nouvelle Vague, anche se nel 1968 le viene conferita la Legion d'Onore. Dagli anni '70 si dedica con successo al teatro, limitando le sue apparizioni sul grande schermo: nel 1990 è in Stanno tutti bene di Giuseppe Tornatore, ultimo film a cui prende parte.

Nel 1992 le viene attribuito il Premio César alla carriera e nel 1996 il Leone d'Oro alla Carriera alla Mostra del Cinema di Venezia.