“Tra colto e pop”. Parola del coordinatore artistico Piera Detassis, sono le linee guida della nona edizione del Roma Fiction Fest, in programma dall’11 al 15 novembre.

Prodotta da Fondazione Cinema per Roma, di cui Detassis è presidente, ideata da APT e promossa da Regione Lazio e Camera di Commercio di Roma, la manifestazione, dice il presidente della Regione Nicola Zingaretti, “quest’anno porta con sé delle novità: il sistema è più unito e forte, e il Fiction Fest non è più una parentesi nel deserto, ma arriva dopo il MIA e la Festa del Cinema. Fiction e cinema significano anche promozione del territorio, e il Lazio si candida a regione leader”. Sulla stessa lunghezza d’onda, Marco Follini, presidente APT: “Rigenerazione e resistenza per fari, questa è la fiction che esce di casa”.

Condensata in cinque giorni di programmazione, di cui Detassis ripercorre gli highlights: dall’apertura con Lea (Lea Garofalo, vittima della ‘ndrangheta, NdR) di Marco Tullio Giordana, in arrivo il 18 novembre su Rai Uno, a Limbo di Lucio Pellegrini, con l’alpino Kasia Smutniak, tratto dal romanzo della Mazzucco; dal corto di Anna Negri Fuori, con Isabella Ragonese, a Les trois soeurs tratto da Cechov, diretto da Valeria Bruni Tedeschi e Noémie Lvovsky, inserito con In cerca d’autore di Felice Cappa nella sezione Tv on stage, dedicata all’ibridazione di piccolo schermo e teatro.

In giuria, presieduta da Steven Van Zandt (Little Steven), Giancarlo De Cataldo, Geppi Cucciari, Gloria Satta e Stefano Disegni, il Concorso torna dopo quattro anni di assenza con 12 titoli, tra cui Mr. Robot, The Man in the High Castle, tratto dalla Svastica sul sole di Philip K. Dick, Deutschland 83, Trepalium e Occupied: “Ci sono i temi di oggi, dalla corruzione alla disoccupazione, trattati – dice Detassis – in chiave sci-fi o distopica”.

In cartellone anche le masterclass di Jason Reitman (Casual) e Paul Haggis (Show Me a Hero), le reunion di Un medico in famiglia e Sandokan (omaggio a Sergio Sollima), nonché la presentazione de I Medici, targato Lux Vide, Il sistema, sulle connivenza tra criminalità ed estrema destra a Roma, e “il crime con connotazioni geopolitiche” The Last Panthers, il Fiction Fest – conclude Detassis – “vuole dimostrare come oggi la serialità, anche tematicamente, sia più adulta del cinema, sempre più sottoposto alla dittatura del box office e del franchise”.

Il budget è di 1,2 milioni di euro.