Sarà la famiglia il tema ricorrente nei nove film, sette dei quali in concorso, della 26° Settimana Internazionale della Critica, in programma alla prossima Mostra del Cinema di Venezia (31 agosto - 10 settembre). Le opere prime dei giovani autori sono state selezionate dal SNCCI (Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici Italiani) su 300 titoli. Tra i film in concorso anche Là-bas del regista partenopeo Guido Lombardi, che prende spunto dalla strage di immigrati avvenuta a Castel Volturno nel 2008. “Un segno che qualcosa si sta muovendo nel nuovo cinema italiano”, ha dichiarato il delegato generale del SNCCI Francesco Di Pace, “nel selezionare il nostro programma ci siamo imbattuti in ottimi film che flirtavano con il tema della famiglia. Sembra che all'interno delle dinamiche familiari, passi tutto quello che i giovani autori vogliano esprimere sulla loro visione della società attuale. Dalle difficili condizioni esistenziali, ai flussi migratori, dalle missioni militari fino alle sicurezze ambientali e al rapporto con le risorse naturali del pianeta. Benché alcuni prodotti possono essere imperfetti stilisticamente, noi abbiamo cercato il coraggio delle storie e l'importanza del gesto filmico”.
Seppure non in concorso, tra i titoli troviamo un altro film italiano, Missione di pace di Francesco Lagi, che affronta in chiave grottesca temi attuali e drammatici come quello delle missioni di pace. Nel cast d'eccezione, oltre a Silvio Orlando e Alba Rohrwacher, anche Filippo Timi nei panni di Che Guevara.
Ad aprire la rassegna fuori concorso il film svedese Stockholm Östra di Simon Kaijser da Silva, che racconta come la morte di un figlio possa condizionare il futuro della vita di due persone estranee tra loro. Mentre si conferma la vivacità del cinema sudamericano con ben due pellicole in concorso, Il linguaggio dei machete del messicano Kyzza Terrazas che affronta il problema degli attacchi dinamitardi nati all'interno di una coppia. Sempre una coppia in crisi è la protagonista del film argentino El campo diretto da Hernán Belón, che vede anche una partecipazione italiana con la coproduzione e la distribuzione a cura di Cinecittà Luce. Il film francese di Cyril Mennegun Louise Wimmer tocca il tema della povertà, mentre molto forte è la pellicola franco-ucraina La terre outragée della regista Michale Boganim, che incentra il racconto sulla strage di Chernobyl. Dalla Francia alla vicina Germania con Totem, storia di una famiglia e delle inquietudini nei confronti dell'altro, diretto dalla regista Jessica Krummacher. Ed infine il film canadese Marécages di Guy Èdoin,che ambienta una tragedia familiare sullo sfondo di un Canada rurale.