Lavori in corso per i DreamWorks Studios. La società fondata da Spielberg, Katzenberg e Geffen sta sviluppando tre progetti molto ambiziosi, con l'evidente intenzione di rilanciarsi dopo i risultati non sempre confortanti degli ultimi anni. Dei tre, due verranno realizzati con i partner indiani della Reliance Entertainment (che hanno rilevato la proprietà dello studio americano nel 2008, soffiandola a Viacom) e la lavorazione di uno dei due toccherà quasi certamente il Kashmir, al confine col Pakistan: "Abbiamo messo a punto una sceneggiatura per un film che in parte sarà girato al confine India-Pakistan in Kashmir - ha rivelato qualche giorno fa Steven Spielberg al Times of India -. Dobbiamo però ancora valutare cast, location e regia". In ogni caso il progetto ha un indubbio significato economico e geopolitico, non solo perché è la conferma ulteriore di come siano cambiati i rapporti di potere tra le major hollywoodiane e le "sorelle" orientali (sempre più influenti per ragioni di budget), ma per il valore simbolico che assume un film girato in Kashmir da una produzione americana/indiana: solo di recente il governo di Nuova Delhi ha riaperto l'accesso al territorio conteso, rimasto chiuso a lungo a causa delle tensioni con il governo pakistano e i militanti islamici del Kashmir.
Spielberg ha detto anche - e qui veniamo al secondo potenziale progetto - che DreamWorks e Reliance vorrebbero realizzare insieme il film su Martin Luther King Jr., già annunciato nel 2009: "Non lo definirei un biopic - ha precisato il regista - ma più una storia di King e del movimento e di come la sua ammirazione per il Mahatma Gandhi abbia contribuito a forgiarne la tempra morale".
Ben più controverso si preannuncia invece il terzo film in cantiere Dreamworks, stavolta in collaborazione con Participant Media. Si tratta del nuovo lavoro di Tom McCarthy (attore e apprezzato regista de L'ospite inatteso e di Mosse vincenti) che non ha ancora un titolo ma una storia destinata a far rumore sì: riguarda infatti lo scandalo pedofilia nella chiesa del Massachusettes, scoperto dal Boston Globe nel 2003. Più di un anno fa McCarthy e lo sceneggiatore Josh Singer (autore tra gli altri di The Fifth Estate e di The West Wing) erano stati ingaggiati da Anonymous Content e Rocklin/Faust (che hanno avviato il progetto per primi acquisendo i diritti della storia dal Globe) per lavorare insieme ai giornalisti titolari dell'inchiesta. "La copertura del Boston Globe sullo scandalo dei preti pedofili in Massachusettes ha aperto la porta ad una storia più grande, che aveva ramificazioni in tutto il mondo"- ha dichiarato il presidente di produzione DreamWorks Holly Bario in un comunicato -. "La storia di come questo team di redattori e giornalisti sia venuto a scoprire la verità ci regalerà un film drammatico e coinvolgente, grazie anche al talento di un regista come Tom McCarthy e del suo co-sceneggiatore Josh Singer".
I reporter del Globe hanno avuto un ruolo fondamentale nell'inchiesta sugli abusi sessuali compiuti da membri della chiesa del Massachusettes fra il 2001 e il 2003. Per il loro lavoro sono stati premiati con il Pulitzer.