“Le intenzioni, che poi sono diventate l'azzardo, erano queste: prendere il noir con tutti i suoi stereotipi ( il male, un luogo isolato, una dark lady, un gruppo di malavitosi) e sul lato opposto un personaggio che arriva da fuori, nel senso di essere proprio di un altro mondo, un candido, un puro di cuore. Far scontrare queste due premesse e veder cosa succede”. Così Luigi Sardiello ha presentato oggi a Roma Il pasticciere, opera seconda dopo l'esordio con Piede di Dio (2009). Il film (uscita prevista il 31 ottobre “in tutte le città capozona”, assicura il rappresentante di Microcinema, che cura la distribuzione) vede al centro la figura di Achille Franzi, pasticciere sensibile e raffinato interpretato da Antonio Catania, la cui vita è scandita dai tempi dell'ordinazione, preparazione e consegna dei dolci. Fin dai dodici anni è vissuto al'interno del laboratorio della pasticceria del padre, e da lui ha appreso le norme per una vita corretta e civile. Questa vita metodica si interrompe quando uno scherzo del destino lo costringe ad entrare nei panni di un finanziere senza scrupoli che ha ordito una colossale truffa.
Continua Sardiello: “Attraverso una serie di situazioni certamente drammatiche ma intinte nel grottesco e nel sarcasmo, la torta perfetta che Achille è abituato a preparare si ibrida, prende vari colori. Trionfa la commistione dei generi. Mi sono divertito a vedere cosa succede ad un uomo normale calato in una situazione più grande di lui. Hitchcock è il riferimento naturale, con i suoi meccanismi e la sua capacità di tenere tutti col fiato sospeso. La storia si svolge in gran parte in esterni in Croazia: l'ho scelta perché mi serviva una sorta di ‘non luogo', con persone e lingue diverse, senza identità precisa”. Antonio Catania, da parte sua aggiunge: “Il mio personaggio, Achille, è un foglio bianco, uno ignaro di tutto, simbolicamente uno di noi che vogliamo evitare una vita aggressiva e spietata. Lui affronta il Male con strumenti surreali, un po' come Chance il giardiniere in Oltre il giardino, cambia obiettivo quando decide di salvare una donna (Angela, interpretata da Rosaria Russo) e per fare questo decide di sporcarsi le mani. Nel cinema italiano di oggi tutti si sentono obbligati a strizzare l'occhio alle modi più prevedibili. Noi cerchiamo di evitarlo, anche per dare l'idea che esiste un altro modo per proporre un film”. Nel cast ci sono anche Ennio Fantastichini (l'avvocato), Sara D'Amario (il commissario di polizia), Ivan Zerbinati (il poliziotto). In chiusura Alessandro Contessa, il produttore, tiene a precisare la positività del lavoro svolto con alcune Film Commission (Basilicata, Puglia) e che un lavoro come questo fa venire voglia di continuare a fare cinema, nonostante tutto.