"Da poco ho compiuto 70 anni all'anagrafe e - anche senza voler abusare di frasi fatte - fortunatamente non li ho compiuti nello spirito, che mantiene ancora l'entusiasmo di un ventenne verso la mia professione. Il buon Dio ha fatto anche in modo che conservassi una voce integra e una fresca “creatività istintiva”, le quali mi hanno permesso - e ancora mi permettono - di elaborare e cantare canzoni senza altri aggettivi che le sviino dalla loro naturale funzione: emozionare!". Parola del cantautore toscano Don Backy, al secolo Aldo Caponi, che nel 2010 festeggia i cinquant'anni di carriera. E lo fa con un cd, Il mestiere delle canzoni, e un libro, il secondo tomo della sua autobiografia: Storia di altre storie '70-'80 - Memorie di un juke-box  volume 2, nel quale racconta la sua vita artistica e privata durante gli anni '70.
Un decennio d'oro per Don Backy, nel quale come cantante crea, tra le altre, FantasiaBianchi cristalli sereniSognando, canzone sulla malattia mentale interpretata anche da Mina.
Viceversa, da attore prosegue con fortuna la carriera che aveva iniziato negli anni '60 diretto da Carlo Lizzani (Banditi a Milano e Barbagia) e Gianni Puccini (I sette fratelli Cervi): nei '70 lavora, tra gli altri, in Cani arrabbiati di Mario Bava, in cui, al fianco di Riicardo Cucciolla e Luigi Montefiori, interpreta il truculento "Bisturi"; Quella chiara notte d'ottobre di Massimo Franciosa; Una cavalla tutta nuda di Franco Rossetti, con Barbara Bouchet, A forza di sberle di Bruno Corbucci, e diversi, per certi versi indimenticabili, film "decamerotici".