Giunge alla decima edizione IRISH FILM FESTA, il festival interamente dedicato al cinema irlandese che quest’anno si terrà dal 30 marzo al 2 aprile, come di consueto alla Casa del Cinema di Roma.

Il concorso, riservato ai cortometraggi di produzione o co-produzione irlandese, presenta quest’anno quindici opere che spaziano tra vari generi e tecniche di realizzazione: tre corti d’animazione (A Coat Made Dark, The Lost Letter e Second to None), un documentario (Seán Hillen, Merging Views), un mockumentary (STARZ), un horror (Blight), un thriller (Gridlock), un fantasy (The Clockmaker’s Dream), un adattamento ironico e contemporaneo di un antico poema gaelico (The Court, diretto dall’attore Seán T. Ó Meallaigh che ha partecipato alla scorsa edizione di IFF), un biopic (Two Angry Men), un commedia romantica interpretata da bambini (The Debt), un racconto di formazione a tematica LGBT (Lily), e tre drammi (Homecoming, Pause e Today).

Da sottolineare anche la presenza di nomi importanti nei cast dei cortometraggi selezionati: il protagonista di Gridlock è Moe Dunford (ospite al festival nel 2015 con Patrick’s Day di Terry McMahon, è tra gli interpreti della serie Vikings); Gerard McSorley offre una straordinaria performance in STARZ, il cui co-regista, Martin McCann, è lui stesso un attore (lo abbiamo visto l’anno scorso in The Survivalist di Stephen Fingleton); Two Angry Men vede Adrian Dunbar, anche lui già passato all’IFF, nei panni del drammaturgo nordirlandese Sam Thompson, e l’esordiente Michael Shea in quelli del regista teatrale James Ellis (dirige il figlio di Ellis, Toto); Jared Harris e Kate Winslet sono invece, rispettivamente, le voci narranti di The Clockmaker’s Dream e The Lost Letter, diretto dal vincitore dell’IFF 2012 (con The Boy in the Bubble, narrato da Alan Rickman) Kealan O’Rourke.

“Il concorso cortometraggi, che abbiamo lanciato nel 2010, si fa di anno in anno più interessante e più seguito: sia dai filmmakers (quest’anno abbiamo ricevuto quasi 100 candidature) che dal pubblico. Del resto, come dimostrano i nomi degli attori che appaiono nei corti selezionati, questo è un settore che il cinema irlandese non considera affatto secondario, e nel quale si rispecchia la vivacità e la ricchezza di questa cinematografia”, commenta il direttore artistico Susanna Pellis.