"Le risorse per il sostegno alle sale cinematografiche aumentano di 20 milioni di euro, arrivando così a un totale di 60 milioni di euro destinati a ristorare i mancati introiti da bigliettazione".

Così il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, al momento della firma del decreto con cui è stata incrementata di ulteriori 20 milioni di euro la quota parte di 40 milioni di euro del fondo emergenza spettacolo e cinema, istituito dal Decreto Legge Cura Italia, destinate con i DM del 5 giugno e 10 luglio 2020 al ristoro per i mancati introiti da bigliettazione delle sale cinematografiche. Viene elevato così a 20.000 euro il contributo fisso a ciascuna sala, ai quali si aggiungerà il contributo variabile in base ai mancati introiti.

"Oggi il Ministro ci ha lanciato un altro grande segnale di attenzione e di sostegno. Ha dimostrato di aver recepito il grave stato di crisi in cui versa, oramai da mesi, il settore cinema" così commenta il Presidente ANEC Mario Lorini l'annuncio della firma del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini al decreto che incrementa di ulteriori 20 milioni di euro la quota di 40 milioni del fondo emergenza spettacolo e cinema.

Dunque, in tutto si tratta di ben 60 milioni di euro stanziati per l'emergenza. Fondo istituito dal Decreto Legge Cura Italia, destinato con i DM del 5 giugno e 10 luglio 2020 al ristoro per i mancati introiti da bigliettazione delle sale cinematografiche.

"La buona notizia – aggiunge Lorini – è che sarà elevato così a 20.000 euro il contributo fisso a ciascuna sala, ai quali si aggiungerà il contributo variabile in base ai mancati introiti - e continua - Si tratta di una vera e propria boccata d'ossigeno per gli esercenti delle sale cinematografiche e che punta soprattutto a difendere le piccole realtà. Siamo in continuo dialogo con il Ministero e quest'azione dimostra che stiamo percorrendo la strada giusta. Segnali rassicuranti che ci dicono di non arrenderci. Ora – conclude il Presidente ANEC - spetta anche a noi restare uniti e ritrovare il rapporto con il nostro pubblico con un'offerta di qualità che punti ad eventi e nuove iniziative".