La strage di Samarra e lo stupro perpretato da alcuni soldati americani ai danni di una quindicenne irachena nel 2006 vengono ricostruiti in Redacted, esperimento tecnico/estetico di Brian De Palma, oggi in Concorso. "Lo stile del film - esordisce il regista - è il risultato delle molte ricerche effettuate su Internet da quando è scoppiato il conflitto in Iraq. Le verità non filtrate raccontate finora sono solamente quelle presenti in rete, vista la difficoltà dei media istituzionali facenti capo all'establishment costituito di poter veicolare notizie ed immagini non 'ripulite' (da qui il titolo dell'operazione, ndr), passate preventivamente attraverso il costante lavoro di editing delle varie redazioni". I posti di blocco, la quotidianità dei soldati americani impegnati a "garantire la costituzione e lo sviluppo della democrazia irachena" - sottolineata dalla Sarabande che accompagnava Barry Lyndon ("perché - dice De Palma - rappresentare al cinema la noia senza annoiare lo spettatore non è cosa semplice, così come riuscì a fare Kubrick abbassando il battito cardiaco del pubblico mettendolo in sintonia con le immagini sullo schermo") vengono raccontate dal regista di Scarface e Gli intoccabili tramite l'espediente della "ricostruzione fittizia di eventi reali", come da cartello esplicativo inserito dalla produzione all'inizio del film: "I nostri avvocati ci hanno messo in guardia e consigliato di premunirci con clausole liberatorie per poter mettere in scena alcuni fatti e avvenimenti, spiega ancora De Palma, per questo utilizziamo quel cartello iniziale, da cui però 'ripuliamo' alcune parole come avviene regolarmente per i documenti legali o le corrispondenze di guerra dei vari soldati".

Progetto che nasce dunque dall'esigenza di bypassare i filtri della comunicazione odierna, Redacted riporta Brian De Palma a misurarsi con gli orrori della guerra a diciotto anni di distanza da Vittime di guerra: "Mi piacerebbe molto che i film potessero influire sull'opinione pubblica, provocare la rabbia della gente al punto di convincere il congresso statunitense a rivedere alcune posizioni o strategie. Ma dagli errori commessi in passato, uno su tutti il Vietnam, non sembra ancora siamo riusciti ad imparare qualcosa", racconta il regista. Che sulla scelta di realizzare interamente in digitale quest'ultimo film spiega: "Ho optato per il formato video perché al giorno d'oggi il pubblico crede con maggior predisposizione a tutto ciò che viene raccontato attraverso questo mezzo d'espressione. L'esempio dei reality show, in tal senso, è altamente esplicativo e il mio intento primario nel realizzare Redacted è stato quello di poter arrivare al maggior numero di persone possibili". Chissà come andrà negli Stati Uniti, dove il film uscirà solamente con una distribuzione territoriale, nelle sale d'essai, confidando in un buon riscontro alla prima settimana di programmazione per poter raggiungere poi altre zone del Paese. In Italia, invece, Redacted sarà nelle sale a marzo 2008, distribuito da Eagle Pictures.