(Cinematografo.it/Adnkronos) - "L'anno scorso, per effetto della pandemia, non è stato possibile svolgere questa cerimonia. Quest'anno realizzarla, sia pure in forma ridotta rispetto alle edizioni precedenti, rappresenta un segnale di ripartenza, di speranza".

Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia al Quirinale per la presentazione dei candidati ai Premi "David di Donatello" per l'anno 2021.

 

"Lo spettacolo dal vivo è tra i settori più colpiti dalle conseguenze della pandemia" di coronavirus "al di là dei rilevanti interventi del Governo per sostenere il settore. Si tratta di un impoverimento economico e culturale, quest'ultimo non risarcibile, che non può permanere a lungo, perché il cinema, il teatro, la musica, la danza, in una parola l'arte non sono elementi aggiuntivi della vita sociale -belli, alti, confortanti- di cui si possa fare a meno di fronte a problemi più gravi ed urgenti: ne costituiscono al contrario parte irrinunziabile", ha affermato il capo dello Stato.

"La pandemia - ha aggiunto - ci ha costretto a chiudere le porte dei cinema e dei teatri, come nei periodi oscuri della storia dell'umanità: quando i palcoscenici e i set sono vuoti, quando le orchestre tacciono e nessuno danza".

La morte di Ennio Moricone, Franca Valeri e Gigi Proietti "ha reso ancor più triste il periodo della pandemia - ha detto ancora Mattarella - fanno parte a pieno titolo della storia artistica, del patrimonio culturale del nostro Paese: non saranno dimenticati, non sarebbe possibile. Se fossero ancora tra noi incoraggerebbero tutti a trovare, nelle luci che si profilano nel contrasto al Covid, forza e determinazione per andare avanti, per ricominciare, per mettere in cantiere i progetti rimasti nel cassetto, per restituire al lavoro le straordinarie maestranze, le molteplici professionalità che fanno di questo settore non soltanto una punta della nostra cultura e della sua espressione artistica, ma anche un'industria di rilievo per l'Italia".

"Per sconfiggere il virus serviranno ancora prudenza e responsabilità nei comportamenti: non possiamo vanificare i sacrifici compiuti, anche per il rispetto che dobbiamo ai tanti morti, alle tante sofferenze patite. Accanto alla responsabilità servirà però anche determinazione e iniziativa, sarà necessario anche il coraggio di progetti e realizzazioni che aiutino a sviluppare insieme innovazione e qualità, che portino a migliorare quanto va ritenuto obsoleto, difettoso, frenante", ha affermato il capo dello Stato aggiungendo: "Dalle gravi crisi, come quella che stiamo attraversando, si esce solo con la solidarietà, con la visione, con il senso di appartenenza a una storia comune".

"Il cinema ha alle spalle mesi difficile e complicati, ma siamo riusciti a garantire le produzioni con protocolli sanitari. Premiare la filiera del cinema da parte dei David è qualcosa di significativo. Spero che questa traversata del deserto stia finendo. È iniziato un percorso che ci porterà all’uscita".

È quanto ha dichiarato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini durante la cerimonia dei David di Donatello svoltasi al Quirinale dinanzi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ed ha ricordato il ministro Franceschini: "I nostri protocolli sanitari per il cinema sono stati adottati da altri Paesi. Il nostro governo ha già sostenuto convintamente con risorse il mondo del cinema con 225 milioni di euro per le emergenze che si sono aggiunte all’incremento molto forte delle risorse del Fondo Cinema che è arrivato alla cifra di 640 milioni che ha consentito di portare stabilmente il tax credit al 40 per cento".

"Mi fa piacere che sia passata la consapevolezza- ha sottolineato convinto il ministro Franceschini- che investire in cultura e nel mestiere del cinema non sia soltanto un’operazione socialmente e culturalmente importante, è una grande operazione industriale. Una delle operazioni industriali che produrranno più effetti per l’intero Paese".

Nel corso del suo intervento il ministro Franceschini ha poi ricordato che in questo periodo storico molte cose si stanno incrociando positivamente. "La crescita del settore dell’audio visivo del cinema nel mondo grazie anche alle piattaforme - ha detto - l’attrattivita’ storica che c’è sempre stata della bellezza italiana ma che, fino a qualche anno fa, non era accompagnato da una capacità di attrarre investimenti. Ora ci sono operazioni importanti come il finanziamento e l’ampliamento di Cinecittà- ha proseguito Franceschini- e la crescita del Centro Sperimentale di Cinematografia. All’interno del Recovery abbiamo destinato 300 milioni di euro. Non si tratta di due operazioni romane, ma nazionali. Una delle più grandi operazioni industriali del Paese degli ultimi anni", ha ribadito ancora.

"Sono stati anni molto complessi per il David di Donatello. Vogliamo onorare tutti i candidati di questa 66esima edizione con un pensiero forte anche a tutti colore che in questi lunghi mesi se ne sono andati a causa del virus". Con queste parole Piera Detassis, presidente e direttore artistico dell’Accademia del Cinema Italiano, ha esordito durante la Cerimonia di presentazione dei candidati ai David di Donatello che si è svolta al Quirinal, su Rai1, alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella.

"Siamo riusciti ad arrivare fin qui, con tenacia, contro venti e maree, con il cinema sempre nel cuore. La sale cominciano a riaprire e la voglia di cinema è palpabile", ha aggiunto. E a proposito dei David di questo anno, ha ricordato Piera Detassis, rivolgendosi al presidente Mattarella: "abbiamo aperto le porte eccezionalmente allo streaming, a quei film italiani che avevano la data di uscita prevista in sala, ma sono rimasti bloccati dalle varie chiusure e sono approdati sulle piattaforme".

"Si tratta poi - ha proseguito Piera Detassis- di una edizione al femminile con un record storico di nomination per le registe. Le candidature hanno riunito maestri riconosciuti, opere innovative accanto a esordienti, attori popolari o iconici come Sofia Loren o Renato Pozzetto, a nuovi protagonisti emergenti. E’ un incrocio di generazioni che sarebbe piaciuto anche a Gian Luigi Rondi - ha concluso- che del David è stato il padre e che vorrei ricordare con affetto in occasione del suo centenario che cade quest’anno".

All’inizio del suo intervento Piera Detassis ha ringraziato la conduttrice Geppi Cucciari che l’aveva definita ’motore del Premio con una carrozzeria preservata dal tempo....’.

"Ringrazio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’Accademia del Cinema Italiano. Sono molto felice di ricevere il David Speciale. Per me è uno splendido riconoscimento. Do un grande abbraccio a tutti i candidati di questa edizione e speriamo che l’arte trovi di nuovo il suo soffio vitale. Mai come in questo momento abbiamo bisogno di umanità, poesia e bellezza".

Così l’attrice Monica Bellucci ha ringraziato, in streaming dal set del film ’La Befana vien di notte 2’ diretta da Paola Randi, durante la cerimonia di presentazione dei candidati ai David di Donatello che si è svolta al Quirinale alla presenza dl capo dello Stato.

"Quando sono entrata al Quirinale ho provato una grande emozione, per la storia che rappresenta, per la bellezza, per il presidente Sergio Mattarella che amo tantissimo. Grazie presidente l’abbiano sentita, tutti, vicina in questo periodo di covid".

Sono le parole, commosse, pronunciate dall’attrice Sandra Milo, David di Donatello alla Carriera, dinanzi al capo dello Stato durante la cerimonia di presentazione dei candidati ai David di Donatello condotta dal Quirinale da Geppi Cucciari.

"Vorrei dedicare il mio David a tutto il cinema - ha aggiunto - perchè possa riprendere con la forza, l’energia, con la creatività, con quella intelligenza che ha reso il nostro cinema grande nel mondo. E’ un’arte meravigliosa di cui non si può fare a meno. Ci concede i sogni, ci concede di essere migliori. Evviva il cinema italiano".

"Presidente, lei arriva al suo semestre bianco. E in tutti questi anni è stato uno di noi. Ha dovuto esibirsi, suo malgrado, in rare e motivate occasioni e fare un pò di teatro, per impedire che tutto diventasse teatrino. Ogni tanto ha dovuto uscire sul palco e dare un senso alla storia. E di questo le siamo molto grati".

Con queste parole Geppi Cucciari si è rivolta al presidente Sergio Mattarella durante la Cerimonia di presentazione dei candidati ai David di Donatello trasmessa su Rai1 dai saloni del Quirinale.

 

E ironicamente ha aggiunto: "Vorrei ringraziare e salutare l’attuale affittuario di questo splendido monolocale. Anzi, facciamo un applauso anche a lui. Ci tengo, poi, a dire che questo testo non è stato sottoposto a censura, nessuno l’ha letto prima".