Il film coreano No Mercy for the Rude (Nessuna pietà per i grezzi) si è aggiudicato l'Audience Award, il premio del pubblico, alla nona edizione del Far East Film Festival di Udine. L'opera, del regista Park Chul-hee, racconta di un serial killer muto che uccide per professione per potersi permettere un'operazione alla lingua. L'attore protagonista, Shin Ha-kyun, era stato già visto e apprezzato nel film coreano Welcome to Dongmakol (Benvenuti a Dongmakol), vincitore della scorsa edizione. Al secondo posto nelle preferenze degli spettatori si trova After This Our Exile, del regista di Hong Kong Patrick Tam, cui il festival quest'anno ha dedicato una retrospettiva. Tam, conosciuto in patria soprattutto per i suoi lavori televisivi, ha presentato il suo primo lungometraggio dopo 17 anni di assenza, portandolo prima al Festival del Cinema di Roma in anteprima europea, poi a Udine. A registrare il record di presenze è stato invece un film fuori dalla classifica dei primi dieci film votati: complice forse la data della proiezione, il festivo 25 aprile, il giapponese Nana 2 di Kentaro Otani, ha attirato 1300 ben persone al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. La sala è stata occupata in media da un migliaio di persone a proiezione e, nel complesso, l'edizione 2007 del Far East ha messo a segno alcuni colpi importanti: la presenza in programma del primo film sui fantasmi prodotto in Cina, The Matrimony (Il Matrimonio) del regista Teng Huatao; l'anteprima europea del coreano Confession of Pain (Confessione di un dolore), già acquistato dalla squadra produttiva del film premio Oscar The Departed per un prossimo remake; la presenza dell'attrice coreana Kim Hye-soo, uno dei volti più noti dello star system asiatico. Al glamour è stata preferita l'informalità e per gli appassionati non è stato difficile, al di là degli immaginabili problemi linguistici, poter interagire liberamente con gli attori e i registi presenti al festival, trovati spesso a passeggiare e passare il tempo nei pressi del Teatro Nuovo. Nessuna plateale manifestazione di divismo, dunque, ma solo la sincera passione verso il cinema, che fa ben sperare per i prossimi anni. C'è anche la prospettiva di uno spostamento a Roma dell'intera manifestazione anche se per ora rimane una semplice indiscrezione, tutta da confermare.