Una commedia sentimentale, intelligente, raffinata, Cambio di indirizzo di e con Emmanuel Mouret,  apre questa sera il Roma Film Festival ed esce al cinema il 6 dicembre in 20 copie. Da poco a Parigi, David, musicista di corno, si innamora di Julia, la sua allieva. Ma il giovane è goffo e maldestro e non sa come comportarsi, chiede allora aiuto alla sua coinquilina, Anne. Nonostante sia imbranato decide, a modo suo, di sedurre Julia.
Presentato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes Cambio d'indirizzo ripropone come nelle due precedenti pellicole di Mouret (Laisson Lucie faire 2001, Venus et fleurs 2004) l'immagine dell'uomo goffo, innamorato e maldestro. Un comune denominatore la goffaggine "perché  mi ha sempre fatto sognare e - racconta  il regista /attore - perché sottintende l'immagine di un uomo che si deve sempre adeguare. L'esser goffo è un po' come se fosse la parte più intima di un uomo. E, poi, un personaggio così oltre a offrire spunti comici pone l'interrogativo anche sulla vera natura dell'uomo".  
Cambio di indirizzo incrocia le vite di due uomini e due donne, ognuno alle prese con le proprie emozioni, i propri fantasmi, i propri desideri. Con un gusto narrativo e una ricercatezza del linguaggio che portano a uno stile cinematografico che sta metà a strada tra Woody Allen ed Eric Rohmer come ha anche sottolineato Variety, ma con un gusto che guarda molto da vicino anche Truffaut e che si ispira  alla lezione eroica dei film di Jacques Tati, Buster Keaton,  "i personaggi di tutto questo cinema sono goffi, cadono, ma non se la prendono con nessuno, non sono pessimisti né ottimisti - sottolinea Mouret - ed è proprio il fatalismo dei personaggi che mi affascina. Può succedere loro di tutto, ma non si abbattono, non si fermano mai. Ecco perché amo anche il cinema di Otar Osseliani dove magari c'è un uomo che perde la casa, la moglie e va avanti. E' un fatalismo non triste, ma quasi felice e che porta ad amare la vita".  Cambio di indirizzo è stato applaudito da critica e pubblico in Francia - dove lo stile Mouret è già riconoscibile e riconosciuto - ma anche in Austria, Svizzera e Belgio dove è stato distribuito. Tra non molto, oltre che nel nostro paese, il film uscirà nelle sale australiane e in quelle del Quebec. Speriamo con altrettanta fortuna. Intanto il giovane autore non si perde d'animo e il prossimo gennaio batterà un altro ciak. Il suo quarto film si chiamerà Un bacio per favore e accanto a sé il regista ha scelto Virginie Ledoyen e Stefano Accorsi. "Un film sulle conseguenze dei baci che vengono scambiati pensando che non abbiano conseguenze".