(Cinematografo.it/Adnkronos) - Uscirà venerdì prossimo nelle sale cinematografiche italiane il film Cuando la verdad despierta - La sottile linea della verità per la regia di Angelo Rizzo, tratto da una storia vera, quella di Fabio Di Celmo, un giovane italiano che morì all'Avana nel 1997 a causa di un'esplosione all'hotel Copacabana. Il film è incentrato sulla triste estate di attentati anticastristi che sconvolsero Cuba, con la straordinaria partecipazione di Fidel Castro nel ruolo di se stesso. La pellicola sarà presentata in anteprima a Roma oggi presso il Cinema Barberini di Piazza Barberini, e a Milano martedì al Cinema Colosseo di Viale Montenero. Nel film, al culmine del "Periodo Speciale" di Cuba, un ex agente della CIA fa rivelazioni scioccanti, confessando una serie di attentati che terrorizzarono la nazione durante gli anni '90. Tra ritmi salsa, mare e colori dell'Avana, una giovane coppia innamorata viene coinvolta nella dinamica di un piano orchestrato che muove da Washington al Guatemala, al Salvador fino a Cuba. Un piano che nulla a che vedere con le loro vite ma che le attraversa in maniera dirompente. Anche la "Isla Grande" dunque ha avuto un proprio 11 settembre ed un proprio Bin Laden: si chiama Luis Posada Carriles, ha legami di vecchia data con la Cia ed è stato condannato in Venezuela per l'attentato del 1976 contro l'aereo di linea cubano in cui persero la vita 73 persone. Evaso dopo otto anni, fu condannato nel 2000 a Panama per un tentativo fallito di uccidere Castro e graziato quattro anni più tardi. L'Avana lo ritiene responsabile anche degli attentati del 1997 compiuti in famosi luoghi turistici dell'isola, in uno dei quali morì appunto il giovane Fabio di Celmo. Nel 2005 Posada è riuscito ad entrare illegalmente negli Stati Uniti dove è stato arrestato con l'accusa di immigrazione clandestina, e la settimana scorsa è tornato in libertà su cauzione. Racconta Angelo Rizzo: "Nel giugno del 2005 il materiale raccolto era notevole. Mi recai all'Avana in occasione del Congresso contro il terrorismo a cui partecipavano circa 60 Paesi. L'incontro si svolgeva presso il Palazzo del Congresso. Riuscii ad incontrare per pochi attimi Fidel Castro mentre saliva sul palco per il suo discorso. Gli dissi solo poche parole: vorrei realizzare un film su questo tema. Consegnai la sceneggiatura al suo segretario personale. Prima della mia partenza per l'Italia, fui convocato presso il Ministero degli Interni e ricevuto dal ministro Furri: mi venne confermato ufficialmente che avrei avuto pieno appoggio dal Governo e dallo stesso Ministero degli Interni''.