Dopo aver diligentemente assistito alle due proiezioni che occupano la mattinata, il cronista in forza alla Mostra verso ora di pranzo si appresta a mettersi di fronte al computer. A stomaco vuoto però si lavora male, quindi cercando di coniugare lo scarso tempo a disposizione con gli esorbitanti prezzi del Lido, largo all'inventiva per procurarsi il cibo. Dribblando la trattoria finto cheap dove un sauté di cozze e vongole pescato tra gli antipasti e un bicchiere di birra valgono la bellezza di venti euro venti - non meno del self-service che offre un'insalata e un'acqua minerale a 7euro e 50 -, è il momento di dare scacco ai ristoratori virando con grazia verso l'unico forno in zona Palazzo del Cinema. Qui una porzione di pizza cm 10x10, anzi, crepi l'avarizia, 12x12, costa soltanto 5 euro. Alla vista del volto del giornalista i cui muscoli hanno improvvisamente di elasticità conferendo un'espressione tra l'ebete e il rassegnato, la padrona si affretta a precisare: 'Ma è una focaccia alle verdurine!'. Alla luce dei prezzi e degli incastri del programma, fatte salve le schiere di giornalisti e addetti ai lavori che godono di rimborso nonché del privilegio di poter dividere con i colleghi il lavoro da fare, per tutti gli altri - nonostante le proiezioni che si susseguano a ritmo forsennato - per mangiare c'è comunque sempre tempo. Difficile infatti trovare qualcuno che per un panino ci metta più di una decina di minuti. Quindi ingurgitato l'ultimo boccone dopo la proiezione serale del film di Amelio, via di corsa a vedersi Wenders. Fortuna che già da qualche anno la Mostra è resa più piacevole da alcuni luoghi ameni dove è possibile bere un drink e spizzicare una tartina, godere di un buon caffè e gustare un biscotto prelibato. Lo stand della Regione Piemonte si fa amare per i vini che tutto il mondo apprezza, oltre che per dei dolciumi da leccarsi i baffi. La Terrazza Martini ogni sera verso le sette serve cocktail ad alto tasso alcolico e straordinari pescetti fritti. Peccato che l'ingresso a questi paesi delle meraviglie sia riservato a possessori di carte ottenibili solo se si è raggiunto un certo status. Cinefili e studenti si devono ancora una volta accontentare di una birra, e il più delle volte consumata in piedi. Spiace dirlo, ma è in questi frangenti che ci si accorge che il tempo non è passato invano e si è in grado di non rimpiangere i begli anni in cui si possedeva il badge più sfigato. Il viso avrà anche qualche ruga in più, ma la pancia è salva.