Dominio euro-asiatico nel concorso di Cannes 2009. Venti i film in gara per la Palma d'oro, con grandi nomi quali Ken Loach, Pedro Almodovar, Alain Resnais, Ang Lee, Quentin Tarantino e Jane Campion. Tra gli habituè di Cannes, Tarantino, Palma d'oro nel 1994 con Pulp Fiction, presenterà l'atteso Inglourious Basterds sulla Seconda guerra mondiale, con Brad Pitt e Diane Kruger: è il solo titolo americano in competizione, ed è una novità.

Anche loro già insigniti del massimo riconoscimento sulla Croisette, ritornano in concorso il britannico Ken Loach con Looking for Eric interpretato dall'ex calciatore Eric Cantona; il danese Lars von Trier con Antichrist; Jane Campion (Palma d'oro nel 1992 per Lezioni di piano) con Bright Star, storia d'amore tra il poeta John Keats e Fanny Brawne, affiancati dall'austriaco Michael Haneke (Il nastro bianco), vincitore del Grand Prix nel 2001 con La pianista, che aveva per protagonista la presidentessa di giuria di quest'anno, Isabelle Huppert.

Saranno in lizza anche lo spagnolo Pedro Almodovar (Los abrazos rotos) e Marco Bellocchio, che con Vincere racconta la storia del figlio illegittimo di Benito Mussolini. Sei film provengono dall'Asia, tra cui Vendetta di Johnnie To, girato a Hong Kong con il rocker francese Johnny Hallyday, Spring Fever, storia d'amore del cinese Lou Ye, censurato nel suo Paese; il filippino Brillante Mendoza; il sudcoreano Park Chan-wook e due taiwanesi, Ang Lee e Tsai Ming-liang, con Visages, girato al Louvre.

Il cinema americano trova spazio Fuori competizione, con Terry Gilliam (The Imaginarium of Doctor Parnassus e Sam Raimi (Drag me to Hell), ai quali si aggiunge anche lo spagnolo Alejandro Amenabar con Agora.