Elegante, affabile e profondo: è Daniel Craig, il nuovo 007 di Casino Royale. Ma l'attore inglese, che dopo Mother, Munich e Infamous conferma la propria bravura e versatilità nel 21esimo capitolo della saga di 007, sconfessa immedesimazioni semplici e immediate tra ruolo e attore: "Non c'è nulla di me in James Bond, e viceversa: è solo lavoro, e contemporaneamente una grandissima sfida". "Sarebbe stato facile - prosegue Craig - leggere la sceneggiatura di Casino Royale, e dire non mi piace, ma c'erano troppe cose interessanti nello script, oltre al fatto che James Bond è un'icona della storia del cinema: dovevo sentirmi all'altezza e accettare la parte". Tratto dal primo romanzo di Ian Fleming su 007, Casino Royale uscirà in Italia il 5 gennaio in 400 copie, dopo aver già totalizzato 130 milioni negli Stati Uniti e 80 milioni nel Regno Unito. "Con Casino Royale siamo tornati alle origini - dice Craig - con l'idea esplosiva di un personaggio perso in emozioni e sentimenti, che si mostra fallibile, innamorandosi e lottando con la necessità di prendere decisioni: e ci sarà spazio ulteriore per approfondire il personaggio nel prossimo film". Ultimate con Casino Royale le trasposizioni da Fleming, il prossimo capitolo sarà basato su un soggetto originale, come i due successivi per cui Craig ha già firmato. Sul cambiamento apportato da Casino Royale alla figura dell'agente segreto con licenza d'uccidere, Craig sottolinea come "lo humour nasce dalla tensione: il pubblico prova sollievo alle battute, dopo tanta violenza e azione. Anche perché le acrobazie di questo 007, come la running sequence in Madagascar, sono il più possibile realistiche e ho fatto di tutto per interpretarle io stesso, evitando gli stunt: certo, nel tutto c'è una buona dose di narcisismo". Confessando di prediligere Sean Connery tra i suoi predecessori e Dr. No e Dalla Russia con amore nella serie, Craig rivela come non si sia fatto toccare dalla critiche e dalle perplessità che avevano accompagnato la sua designazione a nuovo James Bond: "Né alle critiche né alle lodi puoi ribattere, devi rispondere solo con il tuo lavoro e chiedere di essere giudicato su quello". Un apprezzamento particolare Craig riserva poi per Judi Dench: "Lei è fantastica, e il suo personaggio di M è l'unico ad avere realmente a cuore 007: gli fa da contrappeso, permettendogli di fare errori", mentre di Vesper Lynd, la Bond girl interpretata da Eva Green, dice: "Finalmente un personaggio femminile che sta alla pari intellettualmente con 007". Che il vecchio James Bond sciovinista sia andato in soffitta lo ribadisce anche l'altra Bond Girl, Caterina Murino: "Oggi noi donne siamo al governo in molti Paesi, non abbiamo più bisogno di dimostrare nulla e anche 007 se ne è accorto: Casino Royale non è un buon Bond, è un buon film".