“Non ci penserei un secondo: me la prenderei!”. No, non è la parte della vita, né un'attrice super, né una femme fatale: più prosaicamente, è droga. E che droga: capace di farti utilizzare la mente al 100%, e trasformarti in genio. A vedere la sua carriera, c'è da credergli: quella droga, Bradley Cooper l'ha presa sul serio, e ancor prima di Limitless, la sua ultima “stupefacente” performance. Last but not least, in realtà, perché sballato e rintronato lo ritroveremo presto (27 maggio) anche nel sequel Una notte da leoni 2: “Non mi ricordo che è successo - ironizza sull'esilarante dittico di Todd Phillips - ma dalle foto che ho visto deve essere stato fantastico”.
D'altronde, nemmeno fuori dal set Bradley se la passa male: innumerevoli i flirt attribuitigli (“Magari ne fosse vero solo uno!”), e un sorriso con surplus di occhi verdi che ti scioglie. Disarmante? Sì, la bellezza ha pagato, ma solo “dopo migliaia di provini senza successo: per anni, ho vissuto di rifiuti”. C'è da credergli anche qui, perché Maxi Cooper ha le idee chiare, e poco adulterate: “ Se si prendono scorciatoie c'è sempre un prezzo da pagare, ed è un rischio che non fa per me”.
Dritto per dritto, come dicono a Roma, posando una prova dopo l'altra su titoli di successo - La verità è che non gli piaci abbastanza, A-Team (ovvio, era Sberla) e, appunto, Hangover 1 & 2 – ma con l'Italia non finisce qui: nonna materna abruzzese, nonno materno napoletano, Cooper ci ha nel sangue. E anche per modello, in mix italoamericano, quello di Robert De Niro, che ha scoperto collega per Limitless: “Sono stato cresciuto dai mie genitori nel suo mito, ho visto tutti i suoi film: lo ammiro a dismisura”. A tal punto da fargli da assaggiatore personale: “Era ossessionato dal trovare la miglior mozzarella (tormentone già per Manuale d'amore 3, NdR) di Philadelphia, e visto che è la mia città ho dovuto scovargliela io, provandone tre ogni giorno…”. Non è una bufala, l'alchimia tra Bob e Bradley esiste e si vede a tutto schermo, complice quella pillola NZT che, però, solo uno dei due – sì, Cooper – riuscirà a fare propria, sintetizzandola in testa: “Lui è il diavolo, ma alla fine riesco a batterlo per furbizia e intelligenza”.
Badate bene, potrebbe non essere (solo) una battuta diegetica: cresciuto a pane ed Elephant Man (per bontà cinefila del papà irlandese), Cooper vede in grande, e i prossimi progetti confermano. Con Anne Hathaway, lo attende David O. Russell, il regista di The Fighter, per The Silver Linings Playbook , e poi un altro scrittore – si spera non dopato come quello di Limitless – in The Words, al fianco di Jeremy Irons e Dennis Quaid. Non rimane che una domanda (retorica): è nata un stella?