Sarà presentato sabato 13 ottobre, alle ore 17, presso la Casa del Cinema di Roma, il documentario Non tacere - Don Roberto e la scuola 725 di Fabio Grimaldi, opera che racconta la storia della vita di Don Roberto Sardelli e le vicende a dir poco straordinarie della scuola 725, che fondò nel 1968 a Roma tra i baraccati dell'"Acquedotto Felice". Il prete andò a vivere in quel luogo di emarginazione condividendo dolori e passioni degli abitanti poveri della periferia romana. Oggi, nel 2007, Don Roberto ha deciso di rincontrare i suoi ex allievi; insieme, come negli anni settanta, scriveranno una lettera ai capi della città per denunciare le nuove povertà e le nuove ingiustizie. L'incontro, carico di emozioni, sarà l'occasione per riflettere sul significato dei cambiamenti avvenuti durante trent'anni della nostra storia. "Non tacere - racconta Don Roberto - è il titolo che scegliemmo per il nostro libro di testo, quando lo scrivemmo nella scuola 725. Perché non tacere? Perché il contesto in cui vivevamo era obbligato al silenzio, posto nella condizione di non parlare, di non gridare la propria condizione. La parola ha un potere enorme ed è un'arma sia nel bene che nel male. Non a caso si dice 'uccide più la parola della spada'". "La vicenda di Don Roberto - ha dichiarato il regista Fabio Grimaldi, già autore di documentari sulla Resistenza e sulla guerra civile spagnola - rappresenta un fiore che è sbocciato nella storia di questo Paese, tra i poveri della periferia di Roma, in un baraccato, dove insegnava a non vergognarsi di essere dei proletari, proprio perché aveva la consapevolezza che gli ultimi hanno sempre qualcosa in più da dire, hanno la forza della verità della loro condizione. Una forza, a volte, rivoluzionaria, perché esprime l'impellente necessità del cambiamento".