Dopo l'improvviso dietrofront del Governo, la reazione dei 100 Autori non tarda ad arrivare. “Nella giornata di ieri - esordisce Andrea Purgatori - la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha inizialmente ufficializzato la proroga a tre anni del tax credit e del tax shelter, nonché il reintegro del FUS, attraverso il prelievo d'emergenza, ovvero l'aumento di 1 euro sul prezzo dei biglietti cinematografici”. Salvo poi ritrattare - a poche ore di distanza – comunicando l'abolizione del secondo provvedimento e il rinnovo del tax credit solo per sei mesi. “Ci hanno tenuto all'oscuro delle trattative, per poi avvertirci, a cose fatte, del colpo mortale inflitto al cinema italiano”. Le parole del Coordinatore dell'Associazione suonano come una premonizione, soprattutto perché lo scenario descritto è tutt'altro che confortante. “La scadenza delle misure di agevolazione fiscale al 30 giugno – interviene Michele Conforti - è un'inutile presa in giro, perché va a tutelare solo i film già contrattualizzati e in fase di lavorazione, voltando le spalle a quelli che sono ancora a livello embrionale o a quelli futuri: ciò significa che da oggi in poi i produttori non avranno più gli strumenti per portare avanti i loro progetti”. E Nicola Lusuardi lancia la provocazione: “Vorremmo sapere perché il Ministro dell'Economia Tremonti rifiuta dei provvedimenti, che, in modo documentato e documentabile, hanno apportato ricchezza al paese che li ha adottati”. “E' evidente l'intenzione di affondare il cinema italiano – spiega il Presidente dei Registi Televisivi - per questioni esclusivamente politiche, visto che non esiste nessuna motivazione economica coerente per questa presa di posizione irresponsabile”. Ma dal fronte del Governo arriva solo silenzio, “perché non esistono risposte e nemmeno persone in grado di darne”, continua Lusuardi. “La classe dirigente teme il progresso culturale come veicolo del pensiero critico e, quindi, del pensiero pericoloso”.
Complici le Associazioni degli esercenti e dei distributori, spalleggiate da Codacons, che - secondo i 100 Autori - hanno fatto muro contro la decisione di aumentare i prezzi dei biglietti, influenzando definitivamente la decisione di Bondi.
“Protti è stato il primo a plaudire per la ridicola proroga del tax credit, attraverso un comunicato stampa vergognoso”, sottolinea Purgatori, che aggiunge: “Agis e Anec non hanno fatto altro che usare le proteste di questi mesi, ingrassandosi alle nostre spalle per ottenere i vantaggi fiscali della digitalizzazione delle sale. E' per questo che verranno estromesse dal prossimo coordinamento organizzativo”. Mirato a perpetuare le manifestazioni, in vista della legge di adeguamento di bilancio - prevista per marzo – e, soprattutto, a ottenere le dimissioni - o la sfiducia - del Bondi “ministro dei multiplex” (Purgatori). “Senza dimenticare - conclude il Coordinatori dei 100 Autori - che il vero obiettivo sono principalmente Tremonti e le lobby degli esercenti, che continuano a condizionare, in modo devastante, lo sviluppo culturale del nostro paese”.