Il mercato tiene, il cinema americano va molto bene, mentre il cinema italiano è in preoccupante sofferenza e perde oltre un quarto dei propri spettatori. Questo, in estrema sintesi, dicono i numeri sugli incassi cinematografici del primo semestre 2009, confrontati con quanto accaduto fra gennaio e giugno dello scorso anno.
Nelle sale monitorate da Cinetel dal 1 gennaio al 30 giugno di quest'anno - scrive il Giornale dello Spettacolo - si sono staccati oltre 50 milioni di biglietti, circa un milione in meno rispetto all'analogo periodo 2008. In termini percentuali la perdita è contenuta nel 2%, una cifra molto modesta rispetto al calo dei consumi registrato in altri settori merceologici, compresi beni di primaria importanza.
A tenere alti i numeri del mercato è stata la produzione americana: oltre 32 milioni di biglietti si sono staccati per produzioni made in Usa. La quota di mercato del cinema americano supera il 63% per presenze, con un incremento percentuale rispetto allo scorso anno valutabile fra i sette e gli otto punti.
A determinare un complessivo segno negativo nel raffronto semestrale 2008/2009 è stato il forte arretramento del cinema italiano: la quota di mercato 2009 è scesa di oltre otto punti, attestandosi al 24,2%, per 12,1 milioni di biglietti staccati, ovvero 4,6 milioni in meno dello scorso anno. Fra gennaio e giugno 2008, infatti, per le produzioni nazionali si erano staccati 16,7 milioni di biglietti, pari ad una quota di mercato del 32,7%.
Nella top ten del semestre 2008 le presenze italiane erano cinque; quest'anno sono ridotte a due: Italians ed Ex.  Come dire, regge la commedia, ma sono venuti meno i film d'altro tipo: il filone giovanilistico, rappresentato lo scorso anno nei primi dieci incassi da Scusa ma ti chiamo amore e Parlami d'amore, e il cinema d'autore, che dodici mesi fa si era imposto come successo popolare grazie a Gomorra.
"In effetti quest'anno - scrive il Giornale dello Spettacolo - sia nel genere giovanilistico, sia fra i film di qualità i flop al botteghino sono stati numerosi. E se le cause, per quanto riguarda i film per il pubblico degli adolescenti, sono da ricercare principalmente in una serie di titoli di modesta fattura, l'immeritato insuccesso commerciale di molti film d'autore - Fortapasc, Giulia non esce la sera, Complici del silenzio, Tutta colpa di Giuda - risulta, almeno nelle dimensioni, abbastanza incomprensibile.
Ma era lecito attendersi incassi più consistenti anche da Questione di cuore, Due partite, Generazione 1000 euro, Vincere, che pure più di qualche spettatore hanno richiamato in sala. Poiché la qualità dei film citati è fuori discussione, a determinare il complessivo flop hanno contribuito almeno tre fattori: una crescente diminuzione delle sale adatte a questo genere; modalità di promozione modeste e di scarsa fantasia; mancanza di razionalità nelle uscite, col risultato di un eccesso di concorrenza fra pellicole simili che ha penalizzato tutti".