"Il titolo provvisorio è Vicini per caso: l'impianto sarà di grande coralità, oltre a me saranno protagonisti i due figli del personaggio, una di 23-24 anni, l'altro di 20-21 anni, e sarà protagonista la nuova vicina di casa che verrà ad abitare nel mio palazzo. La storia è quella di un padre che inizia per la prima volta a fare il padre, dopo che la moglie da cui ha divorziato anni prima muore. E' un uomo ricco, con una compagna molto avvenente, dinamica: con la quale inevitabilmente inizieranno i problemi nel momento in cui i due figli andranno ad abitare con lui". Carlo Verdone svela a Ciné, le Giornate Estive di Cinema in programma a Riccione, la trama del suo nuovo film, scritto insieme a Pasquale Plastino, Gabriele Pignotta e Maruska Albertazzi, che il regista romano porterà in sala a febbraio 2014 con la Filmauro di De Laurentiis. "Dopo Posti in piedi in Paradiso proseguo a fotografare la difficoltà delle relazioni, visto quanto è complicato trovare una coppia che regge più di 8-9 anni. Poi c'è il tema della precarietà economica che non può essere eluso e poi c'è anche la problematica della frattura tra padri e figli nel momento in cui l'uomo abbandona la famiglia", dice Verdone, che ancora non annuncia gli altri componenti del cast, con la "speranza però che Paola Cortellesi possa riuscire a liberarsi da altri progetti lavorativi e prendere parte al film nel ruolo della vicina di casa". Ruolo, spiega ancora il regista, che diventerà centrale per il protagonista: "Da una parte per lo scontro-incontro tra due persone con diversi problemi, dall'altra per il grande rapporto che quella donna riesce a costruire con i due ragazzi".
Dopo 30 anni di carriera, prosegue Verdone, "diventa sempre più complesso scrivere soggetti, perché è facile incappare in situazioni o dialoghi già utilizzati negli altri ifilm: combatto contro il mio passato, e la sfida è difficile ma anche divertente". Come impegnativa è stata la sfida di misurarsi con un personaggio drammatico per La grande bellezza di Paolo Sorrentino, il miglior incasso di sempre in Italia per il regista napoletano: "Per me è stata la prima vera incursione in un cinema differente, ma credo di aver l'età giusta per poter dimostrare di misurarmi con sceneggiature diverse. E' come rimettersi in gioco in maniera delicata e quindi se dovessero arrivare altre proposte in tal senso le valuterò: vi confido che continuo a ricevere copioni da autori drammatici importanti ma in questo momento sono concentrato solo sul mio nuovo film".
E per quanto riguarda l'apparente rigetto del pubblico per le commedie recenti? "Le commedie vanno scritte bene - dice Verdone -. Se riesci anche a mettere elementi che ti riportano alla realtà di oggi mischiandoli con un'ironia intelligente, allora il pubblico ti segue. Altrimenti ti volta le spalle. Ho impiegato tanti, tanti mesi per scrivere questo nuovo film perché non mi accontentavo mai".