Un diversivo prima del nuovo Zalone (che in listino viene indicato, tautologicamente, proprio come "il nuovo film di Zalone"): il listino Medusa potrebbe essere scambiato per questo. E  non ci sarebbe nulla di scandaloso, visto il gettito che il Checco nazionale ha garantito alla controllata Mediaset negli ultimi anni e gli introiti garantiti ad esercenti felici come una pasqua tutte le volte che viene pronunciato il suo talismanico nome. Ma c'è dell'altro: c'è anche "il nuovo film di Paolo Genovese", che non sarà come Re Mida Zalone, ma che si è persino fatto notare di più con i suoi 17 milioni di euro, i David, i Nastri e i remake americani per il suo Perfetti sconosciuti: chi ci avrebbe scommesso? A seguire - su un'ipotetica scala discendente del box office - ci sono tutti gli altri comici della scuderia Medusa, i Ruffini e i Mandelli (I babysitter, novembre), i Ficarra e Picone, gli Aldo, Giovanni e Giacomo  (in sala il 15 dicembre per festeggiare il 25° del loro sodalizio con Fuga da Reuma Park), i Maccio Capatonda e gli Herbert Ballerina (ciascuno con un film da protagonista, dove l'altro è spalla: Omicidio all'italiana per Maccio e Quel bravo ragazzo per Herbert Ballerina), i nuovi Nuzzo e Di Biase (Liste Civetta) e gli inossidabili Vanzina (Non si ruba in casa dei ladri). Spazio anche agli "autori" con i lavori di Edoardo De Angelis (Indivisibili) e Roberta Torre (Riccardo va all'inferno)

Sul fronte acquisizioni Medusa propone il catastrofico Deepwater Horizon di Peter Berg (ispirato al disastro ambientale causato dall'omonima piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico nel 2010) e, per la prima volta nel suo listino, un film di Spielberg, ovvero Il Grande Gigante Gentile, che dopo il mezzo flop in Patria è chiamato a riscattarsi sul mercato internazionale: con Medusa, primo distributore nostrano del 2016 con oltre 100 milioni di euro di incasso nei primi sei mesi e il 22, 2% di quota di mercato, l'impresa in Italia è tutt'altro che disperata.