Far arrivare il cinema italiano ed europeo di qualità nelle piccole cittadine italiane, spesso penalizzate dalle scelte dei distributori. E' questo lo scopo di Centocitta', l'iniziativa promossa da Cinecittà Holding con la collaborazione dell'ANEC, dell'ACEC e della FICE e con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali. Giunto alla seconda edizione, Centocittà consiste in un premio di 23.000 mila euro che sarà attribuito ai gestori di cinema che aderiranno al progetto e che alla fine del 2005 avranno dedicato almeno 135 giornate (compresi 20 weekend) se monosale e fino a 270 giornate (compresi 32 weekend) se multiplex alla programmazione di film italiani ed europei di qualità. "Non tutte le sale che hanno partecipato all'iniziativa nel 2004 hanno raggiunto il traguardo, ma abbiamo lo stesso deciso di aumentare il numero di quelle che possono ambire al premio" ha detto Alessandro Usai, direttore generale di Cinecittà Holding e presidente del progetto Centocittà. Dai 92 cinema dello scorso anno si è quindi passati ai 122 del 2005.  "La crisi del cinema italiano - prosegue Usai - non è un problema solo per gli esercenti ed è un errore pensare che si possa risolvere attraverso altre forme di visione come la pay-tv e l'homevideo". Il risultato conseguito da una pellicola al botteghino "condiziona molto il contributo che questi canali daranno al film una volta finita la sua vita in sala". In questo senso Centocittà può rivelarsi un utile strumento di promozione e visibilità per le opere italiane ed europee. "'Il progetto interessa il 3% del totale delle sale - continua il direttore generale di Cinecittà Holding - ma il suo contributo agli incassi realizzati da un film proiettato in una di esse nel 2004 è arrivato, in alcuni casi, anche al 7% del totale. Dal nostro punto di vista è un successo". L'iniziativa è stata presentata questa mattina alla Casa del Cinema di Roma e all'incontro hanno partecipato anche il presidente della Holding Carlo Fuscagni, il presidente della FICE Domenico Di Noia, il direttore generale dell'ACEC Francesco Giraldo e il Direttore Generale per il Cinema Gaetano Blandini. Proprio quest'ultimo ha evidenziato l'importanza di "compiere uno sforzo ancora maggiore" in un momento in cui "i dati sull'andamento del mercato cinematografico italiano ci fanno intristire. Da parte nostra - ha concluso - stiamo lavorando per correggere i decreti attuativi per il credito all'esercizio e per dare più sostegno al cinema europeo di qualità".