(Cinematografo.it/Adnkronos) - Ultimi ciak sugli argini del Po per il nuovo film di Ermanno Olmi, Cento chiodi prodotto da Cinema Undici e Rai Cinema e in uscita nelle sale all'inizio del prossimo anno. Il cambiamento e la riscoperta della natura e della verità sono i temi affrontati dal regista attraverso la storia di un giovane professore dell'università di Bologna, interpretato da Raz Degan, che ad un certo punto della sua vita decide di lasciarsi tutto alle spalle. "Il titolo nasce da una mia ossessione: quella di inchiodare qualcuno per impedirgli di fare del male" spiega Olmi durante una pausa sul set a San Giacomo Po, nel mantovano. Si gira la scena in cui Degan inchioda alcune pagine di scritti religiosi, all'interno della facoltà in cui insegna, a sancire simbolicamente il passaggio dalla sua vecchia vita alla nuova. Non è casuale la scelta dell'ambientazione, "il Po, come tutti i fiumi, ha una connotazione che lo distingue dal mare che è l'argine - spiega il regista - quando lo varchi ti lasci alle spalle il mondo, e inchiodare qualcosa che è contrario alla tua idea di vita, vuol dire anche varcare l'argine. Inoltre - continua - non c'è nulla più del fiume che ricorda la vita". Dopo l'evocazione del passato che caratterizzava Il mestiere delle armi e il passato che diventava leggenda e parabola nel film Cantando dietro i paraventi, Olmi ora lavora sul "presente nel presente". Cento chiodi riguarda "il momento delle scelte". Il regista spiega poi la decisione di prendere Degan per il ruolo del protagonista: "L'ho voluto per il suo sguardo, perché ha negli occhi la consapevolezza di esistere. Chiaramente ho tenuto conto della sua storia e dei suoi esordi, ma senza alcun giudizio o pregiudizio". Per l'attore israeliano si tratta del primo film in italiano: "Il mio personaggio rappresenta il mondo razionale e intellettuale, il passato trasmesso nei libri, che un giorno si accorge che gli manca qualcosa, un tocco di realtà che non si trova in nessun testo" spiega Degan, precisando che sarà lui stesso a doppiare il film sia nella nostra lingua che in italiano. "E' così che il personaggio decide di mollare tutto, di rinascere, di andare dove non conosce nulla e di cominciare a vivere un rapporto diretto con tutto ciò con cui prima aveva un rapporto solo teorico", continua il protagonista che ha spiegato anche come "stare al fianco di Ermanno mi ha insegnato che la semplicità e la verità sono valori da apprezzare".