A Raoul Ruiz è bastata una sua foto per volerla al fianco di John Malkovich nel film dedicato alla vita del pittore Gustav Klimt. A Sandra Ceccarelli è bastato un solo istante per rispondere di sì alla chiamata del regista cileno. "Quando mi ha contattato le riprese erano già iniziate, mi ha chiesto di presentarmi sul set dopo dieci giorni e io non ho esitato un minuto" racconta l'attrice, reduce dalla vittoria del Capitello d'Oro per La vita che vorrei al Sannio FilmFest. "Sul lavoro sono fatalista, non mi lascio mai guidare dalle mie aspirazioni, ma riconosco sempre un'occasione" continua l'attrice, che nel film interpreta il ruolo di Serena Lederer, una ricca aristocratica viennese che, insieme al marito, aiutò economicamente il pittore. Prodotto da Austria, Francia, Germania, Italia e Gran Bretagna, Klimt potrebbe essere presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia, rivela la Ceccarelli che chiarisce: "Non è un film esattamente biografico, il racconto non si sviluppa in maniera cronologica, ma mostra Klimt sul letto di morte che ricorda alcuni momenti particolari della sua vita. Il mio è un ruolo piccolo - continua - ma è stata comunque molto dura perché non conosco l'inglese e ho dovuto imparare tutte le battute a memoria". Per l'attrice si tratta del secondo film in costume dopo quello di Giuseppe Piccioni: "Sul set - racconta - dovevo indossare dei cappelli ampissimi e pesanti, ma erano veramente molto belli". Quanto a Malkovich, "era curioso vederlo all'opera, lui ha già fatto due film con Ruiz (Il tempo ritrovato e Les âmes fortes, n.d.r.) per questo si sente libero di improvvisare e se gli viene un'idea la mette subito in atto". La Ceccarelli è ora in attesa di un nuovo progetto, "purtroppo la crisi del cinema incide molto anche sul lavoro di noi attori e poi in Italia si è ancora troppo legati al canone estetico e dell'età. Si cercano attrici giovani e i ruoli femminili più belli  sono quasi sempre pensati per loro. Mi piacerebbe lavorare con Almodóvar, i suoi film sono pieni di ruoli femminili interessanti per donne di tutte le età e di ogni provenienza". Tra gli italiani? "Mi piace Sorrentino".