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“Vogliamo far conoscere la nostra cultura all’Italia”, è con questo intento che Luca Bellizzi, capo della delegazione italiana del governo della Catalogna, ha deciso di far nascere il festival della cultura catalana che si svolgerà a Roma dal 16 al 18 aprile.
Proprio in occasione della Festa di Sant Jordi, patrono della Catalogna che sconfisse il drago e poi colse una rosa dal cespuglio germogliato dal sangue del mostro da donare alla principessa liberata di nome Sabra. Una tradizione festeggiata con grande entusiasmo ed allegria dai catalani e durante la quale le strade delle città e dei paesi si popolano di bancarelle piene di libri e rose e di gente pronta a comprarli per regalarli alle persone amate.
Il Festival della cultura Catalana, alla sua prima edizione, avrà inizio il 16 aprile con la presentazione de Il romanzo di San Jordi di Màrius Serra. Appuntamento con l’autore alle ore 18.00 presso la Casa delle Letterature in Piazza dell’Orologio. Il libro uscirà il 17 aprile con Marcos y Marcos, partner dell’iniziativa. La vicenda narrata è collocata a Barcellona durante la famosa festa di San Jordi: un assassino letterario minaccia gli autori di bestsellers. L’incontro con Serra sarà tenuto dal critico e traduttore specializzato in cultura ispanica Matteo Lefèvre e sarà preceduto alle 16,30 da una lezione di introduzione alla lingua catalana condotta Isabell Turull, professoressa ordinaria di lingua catalana all’Università Sapienza di Roma dal 1987, in collaborazione con l’Associazione Italiana di Studi Catalani (AISC).
Sempre nel corso di questa prima giornata, al Cinema Farnese in Piazza Campo de’ Fiori 56 dalle 19.00, saranno proiettati Estate 1993 di Carla Simón e Formentera Lady, alla presenza del regista Pau Durà. Entrambi i film saranno introdotti dal giornalista e critico cinematografico Federico Pontiggia.
Il primo racconta la storia di Frida, una bambina di sei anni, che dopo la morte dei genitori si troverà ad affrontare la prima estate (quella del 1993, appunto) con la sua nuova famiglia adottiva nella provincia catalana. L’opera prima di Carla Simón è stata premiata alla Berlinale del 2017 come miglior film d’esordio.
Il secondo lungometraggio invece si svolge a Formentera, nelle Baleari, e ci mostra la storia di Samuel, un uomo che vive in quell’isola sin dagli anni settanta, in piena epoca hippie. La sua vita tranquilla sarà sconvolta dall’arrivo della figlia che lo costringerà a prendersi cura di suo nipote, cosa che fino a quel momento non aveva mai fatto.
Nella seconda giornata del festival, il 17 aprile, sempre al Cinema Farnese, alle 19 sarà presentato il libro Incerta Gloria di Joan Sales in collaborazione con la casa editrice Nottetempo. All’incontro, moderato dallo scrittore Davide Orecchio, parteciperà la traduttrice Amaranta Sbardella. Considerato uno dei più grandi romanzi della letteratura catalana del XX secolo, racconta la storia di un incontro tra un giovane ufficiale e una vedova enigmatica dalla quale rimarrà attratto ed è un meraviglioso ritratto dell’animo umano che si svolge durante la guerra civile spagnola, nel giugno del 1937. Il lettore sarà così condotto in una riflessione sulla gioventù, sulla morte, sulla spiritualità e sul bisogno di fede e poesia. Joan Sales condensa qui l’amarezza di un’intera generazione, la propria, che dovette assistere alla sconfitta e all’esilio, e consegna ai suoi personaggi, epici e fragili, il dubbio e la parola.