Russell Crowe sta cercando in tutti i modi di convincere Papa Francesco a guardare Noah. La campagna di persuasione va ormai avanti da quasi una settimana attraverso l'account twitter dell'attore australiano. Il 22 febbraio il primo timido cinguettio. Rivolgendosi al pontefice (@Pontifex), Russell Crowe twittava: "Caro Santo Padre Le farebbe piacere vedere il film di Darren Aronofsky, Noah? Sono certo che lo troverà suggestivo". Lo stesso giorno, sempre sul suo profilo, Crowe ritwitta una foto di Piazza San Pietro nella quale campeggia il poster gigante del film (nella foto). In realtà è Via della Conciliazione, ma tant'è. Passano due giorni e da @Pontifex tutto tace. Il 24 febbraio Crowe torna all'attacco, stavolta in maniera più decisa (menziona ben due account del Pontefice, tanto per essere sicuro: @Pontifex e @Pontifex_it): "Caro Santo Padre, il film Noah, lo proiettiamo? Il suo messaggio è forte, affascinante, ricco di risonanze". Anche stavolta dal Vaticano nessuna risposta. In compenso l'iniziativa attira l'interesse di molti che ritwittano Crowe o rispondono direttamente sul suo profilo.
L'attore fiuta l'opportunità e, rivolgendosi direttamente ai suoi fan, li invita esplicitamente a far pressioni sul Papa. Ecco che cosa scrive in un tweet successivo, il 24 febbraio: "Naviganti, data la sua attenzione all'ambiente, sto provando a far vedere Noah a Papa Francesco. Mi aiutate?". Una follower (Miss Delgado) a questo punto interviene mettendo in discussione la bontà dell'operazione: "Avete fatto un film ambientalista, non religioso. Ammettilo". Crowe non ci sta e con cortesia risponde: "Pensi sia possibile fare un film religioso senza discutere dell'ambiente? Il nostro Creatore ci ha dato un giardino...". Nel frattempo l'attore non demorde e continua a portare avanti la sua causa al cospetto del Papa, ma i toni sono decisamente cambiati. Il 25 febbraio scrive: "Caro Santo Padre, mi dispiace aver provocato tutto questo trambusto sul suo profilo. Sebbene, seriamente, Noah la conquisterà". Ancora silenzio. Quindi l'ultimo tweet, quasi una supplica, datato sempre il 25 febbraio: "Caro santo padre, sarebbe un enorme piacere per me portarle il film di Darren Aronofsky, Noah, e farglielo vedere. Che questo possa succedere Inshallah!".
Non è la prima volta che il Papa viene tirato in ballo dal mondo del cinema. Poche settimane fa il Pontefice aveva ricevuto un'analoga richiesta (ma senza tutta questa pubblicità) per Philomena di Stephen Frears. Allora era stato il portavoce della Santa Sede, Padre Lombardi, a rispondere per il successore di Pietro: "Il Santo Padre non visiona personalmente dei film e non lo farà neppure in questo caso. Inoltre è sempre bene evitare che il Papa venga utilizzato ai fini di un'operazione di marketing". Una risposta che avrebbe scoraggiato chiunque dall'intraprendere ulteriori iniziative in tal senso. Chiunque tranne Russell, ovviamente.