"La tradizione e i numeri", questa secondo Pietro Murchio la forza del Cinecircolo Romano, da lui presieduto, che anche quest'anno darà vita al Premio Cinema Giovane - Festival delle Opere Prime, giunto ormai alla sua quinta edizione. Dal 30 marzo al 4 aprile, l'Auditorium San Leone Magno di Roma ospiterà una rassegna dedicata ai miglior film italiani dell'ultima stagione, con focus su quelli che vantano autori e interpreti emergenti. A questi sono dedicate le tre sezioni competitive della manifestazione, in cui concorrono: Machan di Uberto Pasolini, Pa-ra-da di Marco Pontecorvo e Pranzo di Ferragosto di Giovanni Di Gregorio come opere prime; Evita Ciri (Pa-ra-da), Alba Rohrwacher (Non c'è più niente da fare), Micaela Ramazzotti (Tutta la vita davanti) e Donatella Finocchiaro (Galantuomini) in qualità di miglior attrice; Beppe Fiorello (Galantuomini), Pietro Ragusa (Si può fare) e Peppino Mazzotta (La velocità della luce) come migliore attore.
Le proiezioni della mattina e della sera saranno accompagnate dall'incontro con i protagonisti dei film selezionati, in sintonia con l'obiettivo costitutivo dei cinecircoli, vale a dire "far entrare il pubblico in contatto con il mondo del cinema, e in particolare con quelle opere emergenti che non sempre godono di adeguata distribuzione", come ha ricordato Carlo Brancaleoni, responsabile di Rai Cinema per il nuovo cinema italiano. Sempre in quest'ottica, non solo la rassegna sarà ad accesso gratuito, ma punterà anche a coinvolgere gli studenti attraverso uno specifico programma per le scuole, a cui sono dedicate tutte le proiezioni mattutine.