Ultimi fuochi alla 66° edizione del Festival di Cannes. Che nella giornata di ieri ha forse trovato i due maggiori indiziati per la Palma d'Oro: La vie d'Adèle di Abdellatif Kechiche e Nebraska di Alexander Payne. Rimane fortemente in gioco uno dei favoriti della vigilia, Le passé di Asghar Farhadi, con i fratelli Coen (Inside Llewyn Davis) che comunque quasi sicuramente entreranno in palmares con la loro malinconica e divertente ballata folk.
Stesso discorso va fatto per almeno due titoli provenienti dall'estremo oriente: A Touch of Sin di Jia Zhang-ke e, poco distaccato, Like Father, Like Son di Kore-eda Hirokazu. In attesa degli ultimi tre film in Concorso (The Immigrant di James Gray, Only Lovers Left Alive di Jim Jarmusch, ma attenzione soprattutto a La vénus à la fourrure di Roman Polanski...), potrebbero comunque rientrare tra i titoli premiati Jeune & jolie di François Ozon e Heli del messicano Amat Escalante.
Le speranze dell'Italia - dopo l'enorme soddisfazione di ieri con Salvo di Grassadonia e Piazza vincitore alla Semaine - si sono un po' affievolite dopo il passaggio di Kechiche e Payne, ma La grande bellezza di Paolo Sorrentino, pur non andando a bersaglio grosso, crediamo possa rimanere in ballo fino all'ultimo nei ragionamenti della giuria presieduta da Steven Spielberg. Che potrebbe anche essersi innamorato dell'epico Michael Kohlhaas di Arnaud des Pallières, con Mads Mikkelsen eroe vendicativo nella Francia del XVI secolo. Domenica 26 maggio, dalle ore 19.00 con l'inizio della cerimonia di premiazione, ogni ipotesi sarà soppiantata dalla "verità".