Ammirazione e invidia suscita l'ouverture della 63a edizione di Cannes. Tutto fila perfettamente, le star sulla Montee: Kate Beckinsale in una nuvola azzurra firmata Dior eclissa Eva Longoria, anche lei munita di strascico. Cate Blanchett, con un'aquila che le attraverso il vestito regale, e' magnifica. Russell Crowe più che Robin Hood sembra un ordinary man. Musica, cerimonia veloce, la madrina Kristin Scott Thomas, alla soglia dei cinquant'anni, non sbaglia una battuta in perfetto francese. La cantante Melody Gardot dedica una canzone al presidente di giuria Tim Burton che batte il piede divertito.
La cena al Majestic e' convulsa, piove a dirotto, ma i fotografi intonano Singing in the rain. C'e' la festa nonostante il tempo capriccioso, la Beckinsale sfoggia un abitino che nulla lascia all'immaginazione e tacchi a stiletto. Il direttore Thierry Fremaux si aggira soddisfatto: Robin Hood ha avuto una standing ovation di oltre 5 minuti. I primi due film del concorso buoni: interessante la Tournee di Amalric, bello e doloroso il cinese Chongging Blues. Applausi scroscianti per l'ultracentenario Manoel De Oliveira, che ha inaugurato ieri sera la sezione Un Certain Regard. Con il suo Strano caso di Angelica, il regista portoghese gioca con l'amore e la morte di due giovani che non si sono mai incontrati. Anime gemelle attraverso lo specchio magico di una macchina fotografica.