(Cinematografo.it/Adnkronos) - "Rispetto Indiana Jones e Harrison Ford. Ma il mio personaggio non è paragonabile". Nicolas Cage mette subito le carte in chiaro e precisa che Ben Gates, il protagonista che interpreta nel Mistero dei templari, da martedì prossimo nelle italiane, non ha niente a che fare con il famoso archeologo della fortunata saga diretta da Steven Spielberg. Il paragone, tuttavia, sorge spontaneo. Il mistero dei Templari diretto da Jon Turteltaub e interpretato anche da Jon Voight, Harvey Keitel e Diane Kruger, è una gigantesca caccia al leggendario tesoro dei Templari, nascosto - si dice - da qualche parte negli Stati Uniti. Un compito che Gates cerca di portare a compimento grazie a una mappa nascosta sul retro della Dichiarazione d'Indipendenza. "Ben Gates - spiega Cage - ha un obiettivo fin da quando era ragazzino: scoprire dov'è quel tesoro e risarcire i suoi familiari considerati dei pazzi svitati che credono ad una leggenda". Il mistero dei Templari "è soprattutto un film spettacolare" spiega il produttore Jerry Bruckheimer. E non è un caso che in Usa sia balzato subito in testa alla classifica degli incassi con 90 milioni di dollari. "Ma Gates non è proprio un supereroe - spiega l'attore - è un uomo comune, ognuno può identificarsi con lui. D'altra parte - prosegue - i film di avventura sono molto cambiati rispetto a quelli che si facevano anni fa. Gli eroi sono meno giganteschi, più accessibili al pubblico, più umani". Il mistero dei Templari avrà, quasi certamente, un sequel come confermano produttore e protagonista. "Ci siamo trovati benissimo - dice Brukheimer - tutti noi vorremmo continuare quest'avventura". "Finora non ho mai fatto un sequel - dice Cage - ma questo potrebbe essere il film giusto. Sarebbe interessante perché non si tratterebbe di una ripetizione ma di un'altra storia". E il sogno personale di Cage, quello che ha inseguito tutta la vita? "Ne avevo uno 34 anni fa, quando avevo 6 anni: diventare un attore di cinema. E l'ho realizzato".