(Cinematografo.it/Adnkronos) - Un tuffo nel passato per vivere un'esperienza unica: quella di vedere, a distanza di 92 anni, un film con gli stessi occhi di chi ha assistito alla sua prima il 18 aprile 1914. Una magia resa possibile dal Museo Nazionale del Cinema di Torino che ha promosso il duplice restauro di Cabiria. Il capolavoro di Giovanni Pastrone è stato fatto tornare a nuova vita con il recupero della versione originale del '14 e di quella sonorizzata del '31. Un evento che avrà due appuntamenti di rilievo a Torino: il 20 marzo al Teatro Regio, dove la versione del '14 sarà proiettata in prima mondiale con l'esecuzione della partitura originale da parte dell'orchestra Filarmonica '900 del Regio, e il 21 marzo al Cinema Massimo dove sarà presentata la versione del '31. Forte sostenitore dell'operazione di duplice restauro - il cui costo si attesta intorno ai 250 mila euro - il regista Martin Scorsese, che interverrà con un contributo video durante la serata al Teatro Regio. "E' stato un lavoro molto complesso - spiega il direttore del Museo del Cinema Alberto Barbera - che è stato reso possibile grazie ad alcune acquisizioni di documenti inediti, ai grandi progressi fatti dalla tecnologia e a una sensibilità sul restauro dei film. Abbiamo quindi capito che si poteva tentare un'operazione impensabile sino a una decina di anni fa, quella di arrivare a vedere Cabiria come nessuno l'aveva più visto da 90 anni a questa parte". Un'operazione particolarmente complicata dal punto di vista tecnico se si pensa che la versione originale era considerata praticamente perduta. "Le difficoltà maggiori hanno riguardato la ricostruzione della versione del 1914 - continua Barbera - e oggi possiamo dire di avere una copia conforme all'originale almeno al 95 per cento". La "nuova" Cabiria sarà probabilmente presentata al Festival di Cannes prima di partire per una tournée in tutto il mondo. Il restauro è stato accompagnato anche dalla realizzazione di un volume Cabira & Cabiria e confluirà anche in doppio dvd.