Applausi per Tim Burton. E' un'ovazione lunga 5 minuti quella che accoglie in conferenza stampa Tim Burton, che oggi alle 18.30 riceverà il Leone d'Oro alla carriera dalle mani del suo attore-feticcio Johnny Depp. "Dal 2004 al 2007 abbiamo seguito una logica implacabile - dice il direttore della Mostra Marco Muller in apertura - assegnando il Leone alla carriera a quanti hanno messo al centro della propria opera la fantasia al potere. E abbiamo continuato in salita fino ad arrivare a Tim Burton". Ora parola (anzi ruggito...) a Tim Burton, che a 49 anni di età è dopo Steven Spielberg - premiato nel 1993 - il cineasta più giovane ad aver ricevuto il riconoscimento alla carriera. Tim in Mostra
"Sono venuto al Lido per la prima volta con Nightmare Before Christmas, sono tornato nel 2005 con La sposa cadavere e ho ricevuto un'accoglienza stupenda, immediata e fantastica, non commerciale, che è quanto sogna ogni regista. Per me la Mostra di Venezia è un posto molto speciale, e questo premio significa tantissimo. Tra l'altro il Leone d'Oro è un oggetto migliore di un uomo nudo su una palla (Oscar, NdR).... Questo Leone è l'onore più grande che abbia mai ricevuto".
Fiabe, mostri e (poca) tecnologia
"Non ho letto molte fiabe, erano i film con i mostri le mie "fiabe". Ma il folklore fiabesco, tra fantasia e simbolismo, da sempre è importante per me. Viceversa, ho sempre cercato di tenere la tecnologia nel mio cinema a livelli umani. E' così bello stare sul set con gli attori: non ci si può affidare interamente alla tecnologia".
Sweeney Todd, horror in musica...
"Il mio Sweeney Todd è horror più musical, con gli attori a servizio delle note come se fosse un film muto accompagnato al pianoforte. Girarlo è stato fantastico. Ci sto ancora lavorando, ma non lo definirei commedia o dramma: se dico commedia e poi nessuno ride? Lo descriverei un film dell'orrore all'antica. Mi piacciono le persone dall'aspetto strano, come il personaggio di Sweeney Todd: Boris Karloff mi ha sempre ispirato".
Un "pesce" catartico
"Ho realizzato Big Fish dopo la morte di mio padre, prima non l'avrei potuto fare. E' stata un'esperienza catartica".
Giovane Leone
"Mi sono sempre considerato fortunato: ho navigato in acque sconosciute, senza essere etichettato quale cineasta indipendente o al servizio degli studios. E questo Leone mi dà forza e ringiovanisce".
Caro film, ti scrivo...
"Non ho mai scritto da solo una sceneggiatura, ma ho sempre sentito fondamentale la scrittura cinematografica. Per me è redigere lo script è un aspetto cruciale".
Ciak, ipnosi!
"Cerco sempre di collegarmi con il mio subconscio, senza intellettualizzazioni. Gli elementi del mio cinema sono qualcosa di ipnotico".
Bambini senza paura
"Per Nightmare, Sleepy Hollow e altri film ho ricevuto critiche da quanti li ritenevano troppo paurosi per i bambini, ma quando ero piccolo c'era di peggio, anche dal punto di vista formale". Harry (Potter) a pezzi
"Ormai siamo arrivati al quinto capitolo della saga: credo sia troppo tardi perché possa girare un film di Harry Potter".
Danny Elfman, note NON a margine
"Anche se in Sweeney Todd non c'è, perchè la musica era già scritta, il compositore Danny Elfman è fondamentale per il mio cinema: vuole sempre fare cose nuove, è come se fosse un attore". Dvd? Ni, grazie...
"Il dvd mi piace, ma senza esagerare. Quando giro scene extra, non sempre le inserisco nel dvd: bisogna avere rispetto per quello che è il film. Inoltre, oggi si sa tutto di un film ancor prima di vederlo, e questo toglie la magia".
Film come figli
"Nightmare Before Xmas, Ed Wood, Edward mani di forbice, tutti i miei film hanno un posto speciale nel mio cuore".
Nessuno come Johnny
"Difficile dire quale sia il mio legame con Johnny Depp. E' molto bello lavorare con lui, mi piacciono quegli attori che diventano il personaggio, non quelli che si fanno una carriera interpretando se stessi".
Effetti poco speciali
"Gli effetti speciali? Come qualsiasi cosa possono essere utilizzati bene o male. Certamente le restrizioni produttive ed economiche possono rendere un film magico".